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Alzheimer e asma: anziani a rischio mortalità

In Italia 13milioni di anziani: il 10% è anche affetto da demenza. Un convegno a Canosa curato dal dottor Emmanuele Tupputi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

17 marzo 2018 Canosa, Palazzo Mariano L’Italia invecchia: come fa un paziente affetto da Alzheimer e malattie respiratorie a curarsi? Il 17 marzo il convegno La patologia polmonare cronica nella disabilità, a Canosa curato da Emmanuele Tupputi. L’Italia invecchia, e questo è un problema. In Italia ci sono 13milioni di anziani e il 10% di questi è affetto da patologie respiratorie, cardiopatiche, obesità, e Alzheimer. Come fa un paziente complesso a gestire da solo una cura? “È noto – spiega Emmanuele Tupputi, pneumologo e consigliere nazionale della Società italiana di Pneumologia che patrocina l’evento scientifico – che la patologia cronico-ostruttiva trova la sua massima espressione sintomatologica nell’età adulta anziana. I soggetti ultra sessantantenni sono quelli che sviluppano maggiormente i massimi aspetti fisiopatologici di questa malattia, tanto che diviene invalidante in questa fascia d’età”. “A questo – continua Tupputi – aggiungiamo che il 10%, cioè un milione e trecentomila ultra sessantenni, sono affetti da forme di demenze, su un numero complessivo di 13milioni di italiani ultra sessantenni”. Per la prima volta si avanzano ipotesi per arginare fenomeni peggiorativi della condizione patologica dell’anziano. La ricerca, infatti, ha individuato di recente nell'infiammazione il meccanismo fisiopatologico comune nell’evoluzione delle due patologie, l’importanza delle piccole vie aeree nei meccanismi fisiopatologici di rimodellamento bronchiale: in un numero considerevole di pazienti le due patologie si sovrappongono. Per la prima volta saranno focalizzati gli elementi che rappresentano passaggi obbligati come la diagnosi differenziale asma-bpco, l’eventuale sovrapposizione delle due patologie nelle forme miste, l'aderenza alla terapia attraverso un approfondimento mirato a fornire indicazioni su quegli interventi semplici volti a correggere atteggiamenti poco efficienti per la gestione di queste patologie. L’aderenza alla terapia è di estrema importanza per la corretta gestione delle patologie croniche ostruttive. La mancata aderenza causa ripercussioni molto pesanti sui costi per l’intero Sistema sanitario nazionale.

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