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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Avanti con la sperimentazione 5G a Bari, installate 23 antenne: ottanta progetti, dai parcheggi intelligenti all'Oncologico

Il punto in Commissione Trasparenza a Palazzo di Città dopo le preoccupazioni di alcuni comitati cittadini su presunti rischi per la salute. Il vicesindaco: "Le emissioni dovranno rispettare i limiti di legge, già restrittivi"

Da una parte l'evoluzione tecnologica con tutti i benefici che essa comporta in termini di vita quotidiana, dagli interventi chirurgici alla gestione della casa, dall'altra le preoccupazioni dei residenti che temono ulteriore 'inquinamento elettromagnetico': il tema del 5G, la nuova rete di connessione e trasmissione in corso di sperimentazione a Bari che ci consentirà di fare un salto tecnologico notevole nel giro di 1-2 anni, è stato affrontato in Commissione Trasparenza a Palazzo di Città, portato dai consiglieri del centrodestra su spinta di alcuni comitati cittadini. A spiegare e a rassicurare sulla non pericolosità della sperimentazione è stato il vicesindaco e assessore all'Innovazione Eugenio Di Sciascio, fino a pochi mesi fa rappresentante di spicco della comunità accademica e scientifica cittadina essendo rettore del Politecnico: "Dal punto di vista delle emissioni non cambierà sostanzialmente nulla - ha spiegato ai consiglieri - . Servirà mettere più antenne perché il 5G utilizza frequenze più alte che hanno più difficoltà ad attraversare i muri. Il valore complessivo delle emissioni non cambierà perché è soggetto a limiti molto bassi, inferiori ancor di più tenendo conto della legge regionale. Il monitoraggio sarà affidato all'Arpa".

Il punto sulla sperimentazione 5G a Bari

Attualmente a Bari è in corso la sperimentazione avviata a fine 2017 dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con un consorzio composto da Tim, Fastweb e Huawei, con il capoluogo scelto assieme a poche città italiane. Al momento in città sono state installate 23 antenne e si prevede che il processo di montaggio possa terminare a fine 2019. I 'ripetitori' non trasmettono a ciclo continuo perché, al momento, vengono effettuate prove con un utilizzo limitato. Ottanta i progetti di sperimentazione previsti, di cui 20 attivati. La prima antenna 5G era stata 'accesa' simbolicamente 13 mesi fa nel porto di Bari dall'allora ministro Luigi Di Maio. Quindi, la seconda, quella della Fiera, era stata attivata alcuni giorni dopo nel corso di un'altra visita d opera del ministro Matteo Salvini. Tra le sperimentazioni previste, anche quelle che riguardano i parcheggi 'intelligenti' Amtab e l'Oncologico, ma anche la gestione 'smart' dell'area portuale' e altre grazie alla collaborazione di piccole e medie imprese locali". Sull'argomento, il centrodestra rilancia il confronto: "Invitiamo il Comune - spiega il consigliere Filippo Melchiorre di Fratelli d'Italia - a condividere il percorso. Dal punto di vista scientifico a oggi nessuno può dire che non ci sono rischi. Auspichiamo che ci siano assemblee pubbliche e incontri, senza ovviamente, da parte nostra, incitare alla paura. Serve la massima chiarezza". "Mi preme ringraziare il vicesindaco e l’ingegner Ranieri per la disponibilità immediata a partecipare ai lavori della Commissione  - ha rimarcato il presidente Michele Picaro (Lega) -  sulla questione che sta destando molta preoccupazione tra popolazione. In Consiglio sono già presenti delle mozioni per dibattere sull'argomento".

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