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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tornare a vivere normalmente, l'app "Immuni" ci aiuta a farlo: cos'è e come funziona

Uno strumento in più per sconfiggere il Coronavirus: Immuni è un'app creata per aiutarci a combattere l'epidemia di COVID-19. L'app utilizza la tecnologia per avvertire gli utenti che hanno avuto un'esposizione a rischio, anche se sono asintomatici

Dall'8 giugno parte in Puglia la sperimentazione della app 'Immuni', l'applicazione di tracciamento dei contatti promossa dal Ministero della Salute per limitare la diffusione del virus Covid-19 e aumentare la sicurezza nella fase di ripresa delle attività.

Cos'è e come funziona

Immuni è un'app creata per aiutarci a combattere le epidemie, a partire da quella del COVID-19:

  • L'app si propone di avvertire gli utenti potenzialmente contagiati il prima possibile, anche quando sono asintomatici.

  • Questi utenti possono poi isolarsi per evitare di contagiare altri. Questo minimizza la diffusione del virus e, allo stesso tempo, velocizza il ritorno a una vita normale per la maggior parte della popolazione.

  • Venendo informati tempestivamente, gli utenti possono anche contattare il proprio medico di medicina generale prima e ridurre così il rischio di complicanze.

Come funziona il sistema di notifiche di esposizione di Immuni?

Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni mira ad avvertire gli utenti quando sono stati esposti a un utente potenzialmente contagioso.

Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. L'app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato identificativo dell'utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati.

Di seguito, una spiegazione semplificata di come funziona il sistema. Consideriamo l'esempio di Alice e Marco, due ipotetici utenti.

Una volta installata da Alice, l'app fa sì che il suo smartphone emetta continuativamente un segnale Bluetooth Low Energy che include un codice casuale. Lo stesso vale per Marco. Quando Alice si avvicina a Marco, gli smartphone dei due utenti registrano nella propria memoria il codice casuale dell'altro, tenendo quindi traccia di quel contatto. Registrano anche quanto è durato il contatto e a che distanza erano i due smartphone approssimativamente.

I codici sono generati del tutto casualmente, senza contenere alcuna informazione sul dispositivo o l'utente. Inoltre, sono modificati diverse volte ogni ora, in modo da proteggere ulteriormente la privacy degli utenti.

Supponiamo che, successivamente, Marco risulti positivo al SARS-CoV-2. Con l'aiuto di un operatore sanitario, Marco potrà caricare su un server delle chiavi crittografiche dalle quali è possibile derivare i suoi codici casuali.

Per ogni utente, l'app scarica periodicamente dal server le nuove chiavi crittografiche inviate dagli utenti che sono risultati positivi al virus. L'app usa queste chiavi per derivare i loro codici casuali e controlla se qualcuno di quei codici corrisponde a quelli registrati nella memoria dello smartphone nei giorni precedenti. In questo caso, l'app di Alice troverà il codice casuale di Marco, verificherà se la durata e la distanza del contatto siano state tali da aver potuto causare un contagio e, se sì, avvertirà Alice.

L’app traccia i miei spostamenti?

No. Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non raccoglie dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. Immuni non è in grado di sapere dove vai o chi incontri.

Come viene tutelata la mia privacy?

Durante l'intero processo di design e sviluppo di Immuni, abbiamo posto grande attenzione sulla tutela della tua privacy.

Eccoti una lista di alcune delle misure con cui Immuni protegge i tuoi dati:

L'app non raccoglie alcun dato che consentirebbe di risalire alla tua identità. Per esempio, non ti chiede e non è in grado di ottenere il tuo nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email.

L'app non raccoglie alcun dato di geolocalizzazione, inclusi i dati del GPS. I tuoi spostamenti non sono tracciati in alcun modo.

Il codice Bluetooth Low Energy trasmesso dall'app è generato in maniera casuale e non contiene alcuna informazione riguardo al tuo smartphone, né su di te. Inoltre, questo codice cambia svariate volte ogni ora, per tutelare ancora meglio la tua privacy.

I dati salvati sul tuo smartphone sono cifrati.

Le connessioni tra l'app e il server sono cifrate.

Tutti i dati, siano essi salvati sul dispositivo o sul server, saranno cancellati non appena non saranno più necessari e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020.

È il Ministero della Salute il soggetto che raccoglie i tuoi dati. I dati verranno usati solo per contenere l'epidemia del COVID-19 o per la ricerca scientifica.

I dati sono salvati su server in Italia e gestiti da soggetti pubblici.

Perché Immuni è importante?

Tutti noi desideriamo ridurre la diffusione dell'epidemia, ridurre il rischio alla salute dei nostri cari e tornare al più presto a una vita normale.

Immuni gioca un ruolo importante nella realizzazione di questi obiettivi. Grazie al sistema di notifiche di esposizione, l'app permette di avvertire rapidamente gli utenti che sono stati in prossimità di un utente contagioso, suggerendo l'isolamento e di contattare il proprio medico di medicina generale. Tutto questo è di cruciale importanza per minimizzare il numero di contagi e assicurarsi che gli utenti possano ricevere le giuste attenzioni mediche il prima possibile, minimizzando il rischio di complicanze.

QUI per saperne di più con le domande più frequenti.

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