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Dalle 'raccolte di quartiere' alle 'doggy bag' per i locali: così cresce la rete antispreco di Avanzi Popolo

Un circuito solidale che mette insieme sempre più soggetti sensibili al tema della lotta allo spreco alimentare: cittadini, commercianti, associazioni, ristoratori. Così le buone pratiche si estendono e le iniziative si moltiplicano

Ci sono i volontari pronti ad accorrere dove c'è cibo da recuperare, i commercianti disposti a donarlo, e le associazioni (o parrocchie e sportelli Caritas) che lo ricevono, per poi consegnarlo a chi ne ha necessità. Tutto "a km 0", stando attenti ciò a redistribuire le eccedenze sullo stesso territorio da cui provengono. Funzionano così le 'raccolte di quartiere' promosse da Avanzi Popolo, progetto di food sharing avviato nel 2015 da quattro giovani baresi uniti nella onlus Farina 080 (premiati per il loro impegno anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella). Il meccanismo è semplice, il risultato straordinario: una vera e propria rete solidale, in cui la lotta allo spreco alimentare viaggia di pari passo con l'attenzione a chi si trova nel bisogno.

Dai quartieri baresi alla provincia: si moltiplicano le 'cacce all'avanzo' 

Attivate per la prima volta un anno fa a Picone e Madonnella, e organizzate con cadenza settimanale (il mercoledì e il giovedì), le 'raccolte di quartiere' (che rappresentano soltanto una delle molteplici attività di Avanzi Popolo) oggi coinvolgono sui due rioni oltre una trentina di commercianti. E da un paio di settimane hanno raggiunto anche un altro quartiere, quello di Carbonara, grazie alla collaborazione con i ragazzi dell'associazione 'Progetto Carbonara': "Alla prima raccolta - spiega Marco Costantino, uno degli ideatori di Avanzi Popolo - hanno aderito circa una decina di commercianti, ma già altri hanno espresso la volontà di partecipare per le prossime volte. Il cibo raccolto è stato donato ad alcune famiglie in stato di necessità, individuate attraverso una parrocchia del quartiere". Ma l'esempio virtuoso di Avanzi Popolo si estende anche fuori dai confini cittadini: da alcuni mesi, le 'cacce all'avanzo' sono state attivate con frequenza bisettimanale anche a Triggiano, attraverso un gruppo di volontari del luogo, mentre a Terlizzi un'altra associazione, La Garra, ha aderito al progetto dando vita ad un servizio di 'recupero a chiamata' degli alimenti invenduti per le attività che lo richiedono. "I commercianti rispondono molto positivamente a queste iniziative - racconta Costantino - Anzi molto spesso sono proprio loro a sollecitarci, a chiederci di andare da loro". Nel caso delle esperienze più 'collaudate', come quelle di Picone e Madonnella, ogni raccolta può portare al recupero di circa trentina di chili di alimenti. "In genere soprattutto prodotti da forno e ortofrutta", che vengono poi consegnati dai volontari ad associazioni caritatevoli, enti o parrocchie che ne individuano i destinatari.

L'invito a collaborare per le raccolte: "Chiunque può dare una mano"

Dopo la pausa estiva, le 'cacce all'avanzo' sono ripartite proprio in queste settimane. Accanto alla collaborazione ormai consolidata con l'associazione sportiva 'Pattinatori di Bari', i volontari possono contare anche su 'Ilde', una nuova bici (la seconda ricevuta grazie ad una donazione) fornita dal Rotaract Club Bari. Ma il supporto non è mai troppo, e così l'invito, rivolto a chiunque, è quello ad unirsi alle raccolte per dare una mano: "Chiunque può farlo, bastano uno zaino vuoto, una bici o dei pattini se si preferisce, e buona volontà", è l'appello lanciato da Costantino: "Ogni settimana pubblichiamo un evento Fb dedicato a ciascuna raccolta, ma chi è interessato può contattarci anche direttamente attraverso la nostra pagina e chiederci tutte le informazioni". 

Dai banchetti nuziali alle 'doggy bag' nei locali: così si fa largo la filosofia antispreco

Ma le attività promosse da 'Avanzi Popolo' non si fermano alle raccolte dell'invenduto presso le attività commerciali. Oltre alle tante iniziative di sensibilizzazione portate avanti, ad esempio, nelle scuole, un altro servizio cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni è quello del recupero delle eccedenze alimentari da feste, eventi e banchetti nuziali. "In quel caso sono gli sposi a contattarci, generalmente tramite passaparola - spiega Costantino - Poi noi ci mettiamo in contatto con la sala ricevimenti per coordinarci, dare indicazioni rispetto agli alimenti che possiamo ritirare, e individuiamo un soggetto sul territorio il più vicino possibile alla sala che sia interessato a recuperare quel cibo. Siamo arrivati a gestire circa una quarantina di ritiri di questo genere ogni estate, nel periodo tra maggio e settembre. Abbiamo costruito una rete di contatti in tutta la provincia di Bari, ma anche sulla Bat e nelle province di Brindisi e Lecce". E se le coppie sensibili alla filosofia antispreco (anche in occasione delle proprie nozze) sembrano essere ormai sempre più numerose, è invece cominciata da poco la 'battaglia' di Avanzi Popolo su un nuovo fronte, quello del recupero degli alimenti non consumati nei locali. Da pochi giorni, infatti, i volontari hanno avviato un'attività di sensibilizzazione che coinvolge una decina tra ristoranti, pub e pizzerie, con la consegna delle 'doggy bag', contenitori che permettono agli avventori di portar via il cibo non consumato nel locale: una pratica già consolidata o prevista per le legge in altre nazioni, ma in Italia ancora poco diffusa, talvolta vista con diffidenza e pregiudizio. Ma come sottolineano i volontari di Avanzi Popolo, "non sprecare è un atto culturale e politico che chiama in causa tutti", e ognuno, attraverso i gesti e le abitudini di ogni giorno, può contribuire a diffondere e rafforzare la lotta allo spreco alimentare.


 

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