rotate-mobile
Attualità

"Legge contro l'omobitransfobia bloccata da anni", il Bari Pride rifiuta il patrocinio della Regione Puglia

In una nota, il Coordinamento della manifestazione, in programma il prossimo 29 giugno nel capoluogo pugliese, chiede al presidente Emiliano e alla maggioranza "che il ddl venga messo in discussione in tempi certi"

"Noi non siamo interessati alle briciole. Noi vogliamo tutto. Per questo, rifiutiamo il patrocinio morale che la Regione Puglia ha concesso al Bari Pride" 2019. Con questo messaggio, gli organizzatori dell'appuntamento per sensibilizzare la cittadinanza sui diritti delle persone lgbtqi, in programma sabato 29 giugno per le vie del centro cittadino, non hanno accettato il patrocinio dell'Ente regionale, dopo i ritardi per l'approvazione del disegno di legge regionale contro le discriminazioni omo-bi-transfobiche, da anni in attesa di essere approvato e al momento in attesa della discussione in aula nonostante il sì delle Commissioni consiliari competenti. 

"La decisione assunta in assemblea dal Coordinamento Bari Pride è radicale - si legge in una nota -. Dopo l’affossamento del disegno di legge regionale contro le discriminazioni omo-bi-transfobiche, di cui si è resa impossibile persino la calendarizzazione, vogliamo sottrarci alla doppiezza di chi strizza l’occhio alle nostre battaglie sociali, ma le sacrifica per gli equilibri della maggioranza. Rifiutiamo le logiche dell’opportunismo politico e della convenienza elettorale: in questo controverso tempo storico, un tempo in cui la presidente della Commissione per le Pari opportunità della nostra Regione sceglie il Family Day di Verona per aggiornarsi sui diritti delle donne, ogni minaccia di ambiguità va respinta". 

"Per queste ragioni, al presidente della Regione Michele Emiliano, alla Giunta che egli presiede, alla sua maggioranza politica in Consiglio, ai partiti e le forze sociali che lo sostengono, noi chiediamo - prosegue il Coordinamento Bari Pride -  che il ddl venga messo in discussione in tempi certi. Non è più il tempo dei rinvii: a nulla serve nascondersi dietro l’alibi dell’ostruzionismo dell’opposizione o dietro i fantasmi del meccanismo di voto segreto. Vogliamo che questo Consiglio regionale si assuma, prima della scadenza del suo mandato, la responsabilità politica dell’approvazione o della bocciatura della legge, affinché siano chiari, finalmente, nomi e numeri di chi cavalca strumentalmente le lotte della nostra comunità. Se i diritti delle persone lgbtqi non sono solo una bandiera da agitare in cerca di consenso elettorale, questo è il momento di dimostrarlo. Chiediamo risposte immediate e precise. Rifiuteremo ogni divagazione". conclude il Coordinamento Bari Pride.

Il percorso del Bari Pride di sabato 29

Intanto gli organizzatori del Bari Pride annunciano il percorso della parata che avrà inizio dalle 17 in piazza Umberto. La sfilata transiterà per via Melo, via Dante e via Imbriani e piazza Diaz per proseguire lungo via Dalmazia pizza Gramsci, il lungomare a ridosso di Pane e Pomodoro con arrivo a parco Perotti. 

La Giusta Causa: "Consiglieri calendarizzino ddl"

Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinamento del movimento La Giusta Causa, componente del Comitato organizzatore del Bari Pride: "Quando si chiede a Michele Emiliano di serrare i ranghi - si legge in una nota - per approvare una sacrosanta legge  regionale contro l'omobitransfobia mancano i numeri in aula. La Giusta Causa chiede ai consiglieri regionali di calendarizzare e  approvare entro l'estate la proposta di legge. Non sono più ammesse scuse".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Legge contro l'omobitransfobia bloccata da anni", il Bari Pride rifiuta il patrocinio della Regione Puglia

BariToday è in caricamento