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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Qualità della vita, Bari risale di nove posizioni: è 77esima tra le province italiane

Insieme a Lecce, è l'unico capoluogo pugliese a migliorare il proprio piazzamento nella classifica annuale stilata dal Sole24Ore

Le province italiane in cui si vive meglio? Al primo posto, nella classifica annuale sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, per il 2018 c'è Milano (per la prima volta sul gradino più alto del podio), seguita da Bolzano (in risalita dalla quarta posizione del 2017) e da Aosta, in discesa di un posto rispetto allo scorso anno.

E Bari? Per trovare il capoluogo di regione pugliese è necessario scorrere la lista fino al 77esimo posto su 107: è questa la posizione occupata per il 2018 dalla nostra provincia, unica pugliese, insieme a quella di Lecce (92esima), a migliorare la propria posizione rispetto all'anno precedente. Rispetto al 2017, infatti, Bari recupera nove posti, piazzandosi tra le prime città del sud in classifica, sebbene la parte più alta della graduatoria resti sempre occupata dalle città del nord e del centro.

La classifica del Sole 24 Ore

La classifica redatta annualmente dal Sole 24 Ore prende in considerazione, per misurare il livello di benessere di ciascuna provincia, 42 indicatori, suddivisi in sei diverse aree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

Il commento di Decaro

"Bari guadagna 9 posizioni nella classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore - scrive Decaro sul suo profilo Fb commentando la classifica - E quindi, da sindaco, ora potrei fare dichiarazioni tipo: «Siamo orgogliosi che il lavoro svolto in questi anni stia dando i suoi frutti», oppure «Siamo di gran lunga la migliore città in Puglia», o altre banalità del genere. Invece non lo farò. Anzi, approfitterò di questo dato positivo per dire chiaro e tondo, una volta per tutte, a giornalisti, cittadini, sostenitori e detrattori che: 1. Queste classifiche sono tarate su base provinciale. Quindi l’operato di un sindaco “virtuoso” potrebbe essere del tutto annullato dall’operato di un sindaco “incapace” della stessa provincia. Facciamo un esempio: se nella città X, capoluogo di provincia, si sono aperti 5 nuovi parchi, e nelle città Y e Z (in provincia di X), ne sono stati chiusi 10, l’indicatore del verde pubblico penalizzerà tutte le città della X provincia allo stesso modo. 2. Gran parte degli indicatori utilizzati da queste classifiche hanno pochissimo a che vedere con l’azione di un sindaco e della sua giunta come per esempio i tempi della giustizia. 3. Queste classifiche, al contrario, non tengono conto di alcuni indicatori che invece io ritengo fondamentali per calcolare la qualità della vita di una territorio. Come il senso di comunità, per esempio. Non voglio mettere in dubbio il valore di queste statistiche. Ma è ora di finirla di farne un uso distorto, per scopi elettorali e propagandistici. Anche quando ci premiano, come in questo caso".

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