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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dal vento estremo agli alberi in fiore in due giorni, in Puglia il clima sempre "più pazzo" colpisce gli agricoltori e non solo

La Coldiretti Puglia chiede maggiore attenzione sugli effetti dei cambiamenti climatici: "Un altro grande problema è rappresentato dagli invasi sempre più vuoti"

In pochi giorni dal vento estremo ad alberi in fiore: la Coldiretti Puglia chiede maggiore attenzione sugli effetti del clima 'pazzo' che comporta fenomeni estremi a distanza di un weekend.

"Dopo le forti raffiche di vento e la colonnina di mercurio in caduta libera si sta tornando a temperature che raggiungeranno nuovamente i 20 gradi", ha affermato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. "I continui shock termici stanno mandando in tilt qualche albero da frutto che sta fiorendo in anticipo anche di due mesi. Il clima pazzo non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna e la diminuzione di acqua negli invasi è continua e costante, mitigata soltanto parzialmente dalla sporadiche piogge torrenziali che producono un effetto disastroso sui campi".

Un altro grosso problema è rappresentata dalla sempre più limitata disponibilità di acqua negli invasi, "addirittura dimessata - dice Coldiretti - in 12 mesi con circa 140 milioni di metri cubi, contro i 280 di un anno fa. Dobbiamo fare i conti con scenari primaverili, con alberi di pero in fiore a dicembre, mandorli fioriti a gennaio e albicocchi a febbraio, a causa del clima pazzo e della tropicalizzazione che fa registrare temperature bollenti, superiori di 1,39 gradi la media stagionale. L'agricoltura pugliese per effetto dei cambiamenti climatici ha perso più di 3 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali", conclude il presidente Muraglia.

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