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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mandorli in fiore a gennaio e gemme pronte a schiudersi, Coldiretti: "Clima impazzito, danni per gli agricoltori pugliesi"

L'allarme dell'associazione di categoria: "Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante e caldo anomalo“

Mandorli in fiore già a gennaio e gemme in procinto di schiudersi con 1 mese di anticipo rispetto all’andamento naturale del ciclo vegetativo: è la fotografia di Coldiretti Puglia 'scattata in queste settimane, con l'associazione di categoria che parla di "clima impazzito" e di danni per gli imprenditori del settore.

“Scenari primaverili, con alberi di pero in fiore  - spiega Coldiretti - a dicembre e mandorli fioriti a gennaio, a causa del clima pazzo e della tropicalizzazione che fa registrare temperature bollenti, superiori di 1,39 gradi la media stagionale, con il 2019 quarto autunno più caldo dal 1800 secondo ISAC CNR. Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante e caldo anomalo“, aggiunge Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

"Una situazione che smentisce addirittura i proverbi sui giorni della merla (29, 30 e 31 gennaio) in cui secondo la leggenda – riferisce la Coldiretti – negli ultimi giorni di gennaio si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine.
In Puglia ad oggi mancano oltre 62 milioni di metri cubi d’acqua nei 4 invasi della provincia di Foggia relativi ai 2 comprensori del Fortore e dell’Osento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La diminuzione è stata costante, mitigata solo parzialmente dalla sporadiche piogge torrenziali che hanno un effetto disastroso sui campi", insiste Coldiretti Puglia.
 

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