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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Troppe chiusure di negozi in città", i consiglieri del M5S chiedono al Comune di rilanciare il commercio

Elisabetta Pani, Alessandra Simone e Antonello Delle Fontane sottolineano la necessità di iniziative, alla luce delle cessazioni di attività in numerosi quartieri del capoluogo

I consiglieri comunali baresi del M5S Elisabetta Pani, Alessandra Simone e Antonello Delle Fontane chiedono al Comune iniziative concrete per rilanciare il commercio in città, alla luce di chiusure d'attività in numerosi quartieri del capoluogo. L'occasione è stata lo scorso question time svoltosi durante il Consiglio comunale del 24 settembre: “Nel primo semestre 2019 Bari - afferma Pani - ha registrato un ulteriore calo delle attività commerciali con un preoccupante dato negativo: sono cessate 1654 attività a fronte di sole 575 nuove iscrizioni alla Camera di Commercio con saldo di meno 1079 attività (dati diffusi da Movimprese) Ho quindi chiesto all’assessore Palone come mai Bari sia ancora sprovvista del Piano Strategico del Commericio, documento fondamentale richiesto dalla Legge Regionale 16/4/2015 e dal Regolamento attuativo n. 11 del 10/9/2018 . Sottolineo che il documento strategico deve essere inviato alla regione e costituisce elemento di valutazione necessario per il rilascio di autorizzazioni per le grandi strutture di vendita. L’assessore ha risposto in merito al Piano strategico che il documento è pronto e che a breve passerà per l’approvazione in Consiglio Comunale".

Nel corso della stessa riunione, i pentastellati hanno chiesto informazioni dul Duc, il distretto urbano del commercio: "L’assessore sostiene che Il Duc è anch’esso in dirittura d’arrivo - spiegano Pani, Simone e Delle Fontane. Registrato come ATS presso la REGIONE il 13/12/2018 e fermo in una situazione di stallo da tempo, non è mai passato in Consiglio Comunale nella scorsa Legislatura mentre, nel frattempo, in altri comuni stanno già beneficiando dei finanziamenti.Anche il Bando DBari - aggiungono - presenta delle criticità. Molti commercianti hanno denunciato difficoltà nella compilazione della domanda e nella individuazione delle aree bersaglio; inoltre le pochissime domande presentate (solo 27 dallo scorso maggio) ancora non sono state valutate nonostante già a settembre si sarebbe dovuto riunire il nucleo di valutazione per attribuire i punteggi alle attività che per prime hanno chiesto di accedere al contributo".

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