Migliora il dipendente Amiu contagiato dal coronavirus, Decaro lo chiama: "Un'esperienza spaventosa, restate a casa"
Il monito del primo cittadino per Pasquetta: "Ognuno deve farla in casa propria. Scorrendo gli elenchi dei positivi spesso ci sono parenti o persone che abitano nello stesso palazzo. E' un problema serio perché poi diventa di tutta la comunità"
"Me la sono vista brutta: è stato terribile, si viene letteralmente presi da casa e portati in ospedale. Una brutta spaventosa": a parlare è Donato, il dipendente dell'Amiu contagiato dal coronavirus, chiamato in diretta dal sindaco Antonio Decaro nel corso del suo aggiornamento su Facebook. L'uomo è ancora ricoverato all'ospedale 'Miulli' di Acquaviva ma è in via di miglioramento. "Non vedo l'ora di ritornare dalla famiglia" ha aggiunto il lavoratore. migliorano anche altri due colleghi ricoverati nello stesso ospedale: "Dottori e infermieri sono stati splendidi, c'è una grande attenzione".
Il live Facebook del primo cittadino è stato ricco di ospiti: da Pittsburgh, in collegamento, c'era Andrea Gambotto, il ricercatore barese che sta lavorando, con un'equipe di colleghi della locale Università. alla creazione di un cerotto-vaccino per risolvere definitivamente il problema del Covid-19. Gambotto non ha voluto fare illusioni: "Non lo avremo tra 3-4 mesi -ha affermato - ma siamo a buon punto considerando che è un virus che 10 settimane fa non esisteva e ha causato più danni di quello che immaginavamo. Sarebbe importante avere un farmaco, in attesa del vaccino" ha poi rimarcato Gambotto.
Decaro, oltre agli ospiti, ha fatto il punto della situazione: sono 217 i positivi in città. Una situazione non difficilissima ma che potrebbe peggiorare se ci sarà un allentamento da parte dei cittadini rispetto alle misure di contenimento: "Mi segnalano ancora troppe uscite, troppa gente per strada davanti alla osta, alle banche, al mercato di Santa Scolastica, a san Girolamo. Ho saputo di famiglie intere che vanno a fare la spesa. Non è una cosa normale". Il primo cittadino ha poi raccontato un episodio curioso capitato in mattinata: "Ero a Bari Vecchia per la consegna di una spesa e un altro cittadino si è avvicinato ringraziandomi di quello che stavamo facendo. Gli ho chiesto cosa stesse facendo lì e lui mi ha risposto che era venuto a respirare. Ho provato a dirli che se ti prendi il coronavirus poi non respiri più. Questi comportamenti devono essere evitati".
Infine, un monito per Pasquetta: "Ognuno deve farla in casa propria. Scorrendo gli elenchi dei positivi spesso ci sono parenti o persone che abitano nello stesso palazzo. E' un problema serio perché poi diventa di tutta la comunità".