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"Abbiamo perso la nostra bambina, ma in ospedale abbiamo sentito l'umanità di medici e infermieri"

La lettera inviata da un cittadino alla nostra redazione. Pur nella grande sofferenza attraversata, il 'grazie' al personale del Miulli per l'assistenza e il supporto ricevuti: "Le loro premure hanno reso la nostra esperienza molto meno dolorosa"

Un momento di profonda sofferenza, un grandissimo dolore per l'improvvisa perdita della bimba che si erano preparati ad accogliere. Ma, pur nella terribile esperienza vissuta, l'incontro con medici e infermieri che con "grande professionalità e competenza ed una squisita disponibilità al dialogo" hanno saputo fornire un prezioso supporto. In una lettera firmata inviata alla nostra redazione, che pubblichiamo di seguito, un cittadino ha voluto raccontare la sua esperienza e così ringraziare il personale dell'ospedale Miulli di Acquaviva.

"Pochi giorni fa, giunti all'ultimo mese di una gravidanza fisiologica felice e senza intoppi, io e mia moglie abbiamo riscontrato un'insolita immobilità di Lucia, la bimba che mia moglie portava in grembo. Su indicazione del medico che ci ha seguiti in questi mesi, il dott. Cosimo Gentile, ci siamo recati al Miulli per un controllo. Il referto dell'ambulatorio non lasciava spazio ad interpretazioni, non c'era più battito. Si è verificato così il più terribile degli scenari: a pochi giorni dalla data presunta del parto, abbiamo perso la nostra bambina.

Mia moglie è stata accolta in reparto con straordinaria umanità dalla dott.ssa Linda De Ruvo. Nei successivi giorni di degenza è stata seguita da medici preparatissimi tra i quali gli stessi dott.ssa De Ruvo e dott. Gentile ed il dott. Angelo Fontana. Oltre che dal team medico, mia moglie è stata assistita da un gruppo di ostetriche eccezionali, come la dott.ssa Nunzia Leo durante il travaglio e la dott.ssa Maria De Bellis durante il parto.

L'intera equipe ha dimostrato in ogni circostanza grande professionalità e competenza ed una squisita disponibilità al dialogo, agendo con assoluta trasparenza in tutte le pratiche chirurgiche, mediche ed ostetriche. Tutto questo ha fatto sì che mia moglie in prima persona ed io di riflesso ci sentissimo al sicuro, protetti da un sistema di cure che si occupa della persona in tutti i suoi aspetti.

Ogni gesto, parola, ed in certi casi persino alcuni silenzi dei medici comunicavano un tangibile sentimento di profonda empatia. Anche al di fuori dello svolgimento, sempre impeccabile, delle proprie funzioni le ostetriche mostravano di comprendere i nostri sentimenti come fossero i loro. Questo clima, che mi sento di definire affettuoso, ha reso la stanza in reparto e le sale travaglio e parto, dei luoghi accoglienti all'interno dei quali mia moglie, pur provata nell'animo e nel corpo, ha potuto reagire con forza e serenità ad ogni disagio fisico ed emotivo di questa vicenda.

Vogliamo quindi esprimere piena riconoscenza al direttore del reparto, prof. Maurizio Guido, alla caposala dott.ssa Immacolata Andrisani ed a tutto il personale medico ed ostetrico che, direttamente o indirettamente, ha prestato la sua preziosa opera: le loro premure hanno reso la nostra esperienza molto meno dolorosa.

Infine un grazie di cuore va a Gino Tritto, alla sua famiglia ed a tutti i nostri amici e colleghi dell'Istituto di crescita personale EDEN di Santeramo in Colle per essersi stretti intorno a noi con amore fraterno. Ma soprattutto perché in questa meravigliosa scuola abbiamo coltivato strumenti straordinari per affrontare questa situazione con la pace nel cuore, guardando oltre il dolore, ed accogliere anche un avvenimento come questo, come un dono".

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