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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Madonnella / Lungomare Nazario Sauro

Palloncini arancioni e uno striscione davanti alla Regione: la Puglia contro la tratta di esseri umani

Celebrata anche a Bari la giornata europea contro la piaga che investe anche le campagne pugliesi dove è diffuso il caporalato. Emiliano: "Sono molto legato al progetto di Stefano Fumarulo per contrastare il fenomeno"

Palloncini arancioni e uno striscione davanti alla sede della Giunta regionale, sul lungomare Nazario Sauro: è stata celebrata anche a Bari la 12ma giornata europea contro la tratta degli esseri umani. La Regione ha ricordato il progetto 'La Puglia non tratta - insieme per le vittime", finanziato per 1,6 milioni di euro dal Consiglio dei Ministri ed attivo già da un anno e mezzo sul nostro territorio, pensato, ideato e fortemente voluto da Stefano Fumarulo, dirigente della Sezione sicurezza del cittadino della Regione Puglia, scomparso prematuramente più di un anno fa. Tra gli enti e le associazioni del progetto, vi sono Comunità Oasi 2 San Francesco onlus; Cooperativa Sociale C.A.P.S. onlus; Associazione Giraffah! Onlus; Coop. Sociale Onlus Atuttotenda; Soc. Cooperativa Sociale IRIS; Associazione Micaela Onlus; l'associazione Papa Giovanni XXIII. 

ìLa Puglia non tratta' mira a centrare diversi obiettivi, dall'emersione dello sfruttamento lavorativo al contrasto al caporalato, fino all'accesso ai servizi per l'occupazione e alle attività di orientamento legale e sanitario:“Questo è un progetto al quale sono particolarmente legato - ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - Il sogno di Stefano di poter aiutare le persone a liberarsi dalla schiavitù e dallo sfruttamento, è diventato oggi non solo il nostro sogno, ma anche la nostra missione. Camminare al fianco dei più deboli è quello che stiamo cercando di fare. Essere al fianco di chi lotta per la propria libertà e dignità è quello che continueremo a fare. Sempre. Questo progetto – ha concluso Emiliano - è anche molto importante perché è una esperienza pilota in Italia. Sarà l’unico che, al termine delle sue attività (il 1 febbraio 2019 ndr) avrà una sua certificazione di qualità che ci aiuterà a capire quale è lo stato dell’arte della tratta in Puglia”.

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