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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Giochi senza barriere, orti sociali e 'bibliocabine': bimbi e ragazzi immaginano il parco dell'ex Fibronit

Idee e progetti elaborati dagli studenti baresi per il concorso 'Il parco... che vorrei', lanciato dal Comitato cittadino Fibronit insieme ad altre associazioni. Ieri la premiazione dei vincitori

C'è chi si è concentrato sull'aspetto ludico, immaginando un parco fatto di giostrine accessibili a tutti e percorsi sensoriali per i bimbi ipovedenti, e chi invece si è soffermato ad elaborare una mappa degli alberi da piantare, per regalare all'area verde un colore diverso ad ogni stagione. E ancora, chi ha pensato al giardino come uno spazio polifunzionale, pronto ad accogliere attrezzature per lo sport ma anche spazi per la cultura, così come aree verdi in cui dare vita, ad esempio, a orti sociali. Di certo, originalità e fantasia non sono mancate nei progetti presentati da bimbi e ragazzi delle scuole baresi che hanno partecipato al concorso 'Il parco... che vorrei', lanciato per raccogliere idee sul futuro volto del 'Parco della rinascita', che sorgerà sull'area bonificata dell'ex Fibronit.

Il concorso: "Un'opportunità per conoscere il territorio"

L'iniziativa è stata promossa dal Comitato Cittadino Fibronit, insieme all’Associazione Familiari Vittime Amianto di Bari e alla Società italiana di geologia ambientale (Sigea) – Sezione Puglia, con il patrocinio del Garante dei Diritti del Minore della Regione Puglia. Partito a gennaio scorso, il concorso - aperto studenti di quinta elementare, e delle scuole medie inferiori e superiori - si è concluso ieri, in occasione della XIII Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto, con la premiazione, presso il Palazzo della Città metropolitana, dei migliori elaborati selezionati dalla giuria. Alle classi vincitrici, sono stati consegnati buoni acquisto per libri e prodotti multimediali. Dieci in tutto i premi assegnati: due per le scuole elementari, e tre rispettivamente per medie e superiori, insieme ad altri due premi fuori concorso, voluti dal Comitato Cittadino Fibronit, per elaborati ritenuti particolarmente significativi. "E' stata un'esperienza meravigliosa - commenta Nicola Brescia, presidente del Comitato - E' stato bello vedere l'impegno dei ragazzi, che attraverso questo concorso hanno avuto l'opportunità di conoscere il territorio, di affrontare i grandi temi ambientali". Il bando di concorso prevedeva tre step da seguire: un approfondimento sulle problematiche dell'amianto, un sondaggio (interno alla stessa comunità scolastica o con il coinvolgimento di residenti delle zone interessate) relativo ad aspettative o bisogni cui un'area verde urbana dovrebbe rispondere, e infine la redazione di un progetto per il futuro parco dell'ex Fibronit.

Concorso 'Il parco... che vorrei': la cerimonia di premiazione

I progetti premiati: dal parco inclusivo all''angolo del nonno'

Gli elaborati presentati sono stati all'incirca una settantina. Tra questi, per la categoria scuole elementari, il primo posto è andato ai bimbi della V B della scuola primaria dell'istituto comprensivo 'Grimaldi-Lombardi', che hanno eleborato un progetto centrato sull'idea di 'parco inclusivo'. Accanto ad un'area giochi con giostrine accessibili sia ai bambini normodotati che ai diversamente abili, i piccoli alunni della 'Lombardi-Grimaldi hanno immaginato anche un percorso olfattivo per bambini ipovedenti fatto di piante aromatiche e un laghetto. Per le scuole medie inferiori, il progetto premiato è stato quello dei ragazzi della 'Santomauro', che hanno effetuato un doppio sondaggio interpellando sia la comunità scolastica che  residenti di Japigia, sondando le loro preferenze (in testa, la presenza di parco giochi e campi sportivi, ma anche di un anfiteatro, di un prato e di murales per abbellire il parco). Particolare l'idea per il verde: "tanti tasselli con alberi diversi che cambieranno colore ad ogni stagione", collegati tra loro "tramite viottoli e stradine". Tra gli istituti superiori, infine, il premio è stato assegnato all'IISS 'Elena di Savoia - Calamandrei, pre il progetto presentato dagli studenti delle classi 3E indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria e 3C indirizzo biotecnologie ambientali. L'idea è quella di un parco polifunzionale, in cui trovano spazio sia le aree per lo sport (con la possibilità, ad esempio, di noleggiare bici), sia quelle per gli eventi culturali (con la presenza di cinema e teatro all'aperto, ma anche di 'bibliocabine', ovvero vecchie cabine trasformate in punti di raccolta dei libri per il book sharing). Senza dimenticare la presenza del verde, suddiviso in 'aree tematiche': un bosco urbano didattico con specie mediterranee (con relativo studio delle piante più adatte per il parco), orti sociali da affidare a cittadini e associazioni, un giardino aromatico multisensoriale per diversamente, uno spazio destinato alla piantumazione di nuov alberi per compensare l'emissione di C02 legata a determinate attività municipali). Premiati 'fuori concorso', altri due progetti della scuola 'Amedeo d'Aosta': "I ragazzi hanno immaginato gli angoli che potrebbero esserci in un Parco - racconta Brescia - l'angolo del nonno, l'angolo delle coccole, l'angolo della sedia a dondolo: hanno puntato molto sulla fantasia, la loro proposta ci ha emozionati".

Progettazione condivisa, un percorso che va avanti

Le proposte presentate dai ragazzi non rimarranno - si spera - solo sulla carta. Così come quelle raccolte dal 'Comitato cittadino Fibronit' nel corso di una serie di incontri organizzati per coinvolgere la cittadinanza nella progettazione del parco. "Consegneremo i progetti ai tecnici incaricati della progettazione del parco, c'è già un accordo su questo - spiega Brescia - insieme alle idee raccolte nelle assemblee pubbliche e durante i workshop cui stanno partecipando in questi giorni ingegneri, architetti, geologi e agronomi". Un contributo dal basso in vista dell'avvio della progettazione preliminare, atteso entro l'estate. "Questo è per noi un lavoro fondamentale - conclude il presidente del Comitato - il parco non deve partire dalle idee dei progettisti, ma dalle idee che sono state raccolte tra chi usufruirà del parco e lo vivrà ogni giorno".
 

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