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Polo giudiziario barese alle ex Casermette, Decaro scrive a Bonafede: "Incontro per avviare il percorso"

Il sindaco di Bari ha inviato una nota al Ministro della Giustizia: "Ipotesi anche per sottrarre la questione a possibili tentazioni di speculazioni edilizie, dannose per il territorio e per l’erario pubblico"

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, attraverso una nota ufficiale, ha chiesto un incontro al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per avviare un confronto sui prossimi passi da compiere per la realizzazione della sede unica per il Polo giudiziario cittadino, dopo la chiusura del Tribunale di via Nazariantz e il trasferimento degli uffici, provvisorio e non ancora ultimato, nel palazzo ex Telecom di Poggiofranco: "A tutt’oggi, nonostante la nuova allocazione del Tribunale penale - spiega Decaro nella nota l’emergenza non può essere considerata conclusa. L’attività giudiziaria viene infatti svolta in 8 edifici diversi, ubicati in luoghi distanti tra loro, all'interno di immobili assolutamente inadeguati tanto per condizioni strutturali quanto per questioni di sicurezza".

"Polo della Giustizia alle Casermette"

Decaro rimarca l'importanza del protocollo d'intesa sottoscritto con l'allora ministro Andrea Orlando il 25 gennaio 2018 tra il Ministero della Giustizia, l’Agenzia del Demanio, la Città metropolitana di Bari, il Comune di Bari e il Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche, la Corte d’Appello di Bari e la Procura generale della Repubblica, che sanciva l’avvio del percorso utile alle realizzazione del Polo sulle aree delle ex 'casermette' di via Fanelli: "Questa ipotesi - aggiunge Decaro - consentirebbe non solo di sottrarre la questione a possibili tentazioni di speculazioni edilizie, dannose per il territorio e per l’erario pubblico, che di volta in volta si affacciano, ma anche, e soprattutto, di realizzare una sede unica all’interno del perimetro cittadino, già edificato e urbanizzato, e quindi in posizione centrale rispetto alle dinamiche e ai flussi urbani, come meriterebbe la stessa centralità della funzione giudiziaria".

Ermini (Vicepresidente Csm) a Bari: "Serve sede unica della Giustizia"

Sulla vicenda è intervenuto anche David Ermini, vicepresidente del Consiglio Suiperiore della Magistratura, in visita a Bari per un incontro con i vertici degli uffici giudiziari e dell'avvocatura: "A Bari - ha affermato - siamo ancora in una fase emergenziale, che deve essere superata, perché la meta finale deve essere quella di avere un unico palazzo di giustizia. Il mio impegno sarà quello di parlare il prima possibile con il ministro perché si arrivi a trovare la soluzione per dare a Bari una sede unica. L'edilizia giudiziaria come sapete non è compito del Consiglio Superiore - ha aggiunto Ermini - e quindi non è un compito che spetta a noi, però evidentemente è stato rilevato come l'edilizia giudiziaria, l'organico dei magistrati e il personale amministrativo siano tutti temi che si tengono nell'unico contesto, perché è evidente che la giustizia funziona se funzionano tutti i vari campi, per cui anche sull'edilizia giudiziaria ci sarà la nostra attenzione per superare questa soluzione provvisoria".

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