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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A Palazzo di Città un riconoscimento per il fisico Roberto Bellotti: "Ricerche innovative per scoprire in anticipo l'Alzheimer"

Il neodirettore del dipartimento di Fisica dell'Università è stato premiato insieme al gruppo di ricerca. La cerimonia è stata presenziata dal sindaco Decaro

Una targa di riconoscimento per celebrare le ricerche internazionali di un importante personalità della comunità scientifica: Roberto Bellotti, professore ordinario di Fisica applicata presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e neodirettore del dipartimento di Fisica. A consegnarla questa mattina a Palazzo di Città, il sindaco Antonio Decaro, durante la cerimonia promossa dal presidente della commissione Culture Giuseppe Cascella.

Il riconoscimento

Il riconoscimento è il risultato dei successi nell'attività di ricerca del professor Bellotti, incentrata sullo sviluppo di algoritmi per lo studio di sistemi complessi in svariati domini di applicazione. In particolare il fisico ha utilizzato immagini di risonanza magnetica per identificare alterazioni nel cervello che permetterebbero di prevedere l’insorgere della malattia di Alzheimer con una decade di anticipo.

“Ci sono persone all’interno delle nostra comunità che danno lustro alla città, e noi siamo onorati di offrire un segno di riconoscimento al professore e alla sua squadra, che in questi anni hanno condotto un lavoro eccellente - ha detto il primo cittadino - Siete una piccola comunità all’interno della comunità cittadina che è fatta di tante realtà. Insieme al docente, come ricordato in apertura d'incontro da Cascella, c'erano anche una parte dei componenti del gruppo di lavoro: Nicola Amoroso, Tommaso Maggipinto, Alfonso Monaco, Angela Lombardi, Eufemia Lella, Domenico Diacono, Andrea Tateo, che insieme a Loredana Bellantuono, Marianna Larocca e Sabrina Tangaro hanno ottenuto i risultati promossi dalla ricerca. Anche a loro è stata infatti consegnata la targa, "per lo sviluppo di tecniche basate sull’intelligenza artificiale per lo studio delle malattie neurodegenerative" si legge nelle motivazioni.

La ricerca di Bellotti

Bellotti ha spiegato poi come si è sviluppato il metodo: "Gli studi si basano su tecniche di intelligenza artificiale e calcolo scientifico ad alte prestazioni - ha spiegato - Le scoperte, se confermate, aprirebbero uno scenario nuovo per la sperimentazione di farmaci, che potrebbero essere somministrati prima dell’insorgenza del declino cognitivo che caratterizza questa malattia. Dobbiamo essere consapevoli che se in Puglia vi sono ricercatori eccellenti è anche perché vi sono ottime scuole e un tessuto sociale che aggrega e valorizza energie e talenti".

All'incontro era presente anche l'ex prorettore dell'Università di Bari, Angelo Vacca, che si è complimentato con il professore per la sua attività e i suoi studi di livello internazionale, ricordando in particolare il ruolo svolto nel ReCaS-Bari, centro di calcolo e di ricerca di eccellenza.

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