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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il professor Domenico Otranto di Uniba eletto presidente della Società mondiale di Parassitologia: è il primo italiano

Otranto, ordinario di Parassitologia Medica e Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e già presidente dell’European Veterinary Parasitology College, ha ottenuto anche il Research Award

Il professor Domenico Otranto dell'Università di Bari è stato nominato presidente della Società mondiale di Parassitologia (World Association for the Advancement of Veterinary Parasitology- WAAVP) per il quadriennio 2019-2023. L'elezione è avvenuta durante il congresso di Madison negli Stati Uniti, svoltosi dal 7 al 12 luglio scorsi. Si tratta del primo ricercatore italiano ad assumere la carica dall'istituzione dell'ente internazionale, nel 1963. Otranto, inoltre, è stato insignito del prestigioso Research Award della società.

Otranto, ordinario di Parassitologia Medica e Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e già presidente dell’European Veterinary Parasitology College, ha ottenuto il premio per gli studi condotti sulla biologia degli artropodi vettori di malattie parassitarie agli animali e agli uomini quali la leishmaniosi e le infestazioni da nematodi che parassitano gli occhi. Negli ultimi 20 anni, il professor Otranto ha descritto il vettore di Thelazia callipaeda, un nematode che si localizza negli occhi egli uomini e del cane, e che si pensava fosse presente solo nei paesi Asiatici. Dai primi rilievi alla fine degli anni 90’ in Basilicata, questa parassitosi si è espansa in tutt’Europa dalla Spagna e Portogallo ai paesi dell’Est e oggi è riconosciuta come un problema per la salute dei cani e dell’uomo. L’identità dell’insetto vettore, un piccolo moscerino (Phortica variegata), che si alimenta delle lacrime degli animali (incluso l’uomo), è stata scoperta negli anni 2005-2006 dal gruppo di ricerca dell’Università di Bari. "Una parte importante dell’attività di ricerca del professor Otranto . aggiunge Uniba in una nota - ha inoltre riguardato gli studi di campo per la prevenzione delle malattie trasmesse da artopodi, quali la leishmaniosi, e le malattie trasmesse da zecche. Infine, il rilievo nel 2011 del primo caso al mondo di onchocercosi umana da Onchocerca lupi (un parassita del cane) ha portato alla luce una nuova parassitosi trasmessa all’uomo attraverso da un insetto vettore e che ha nel cane il principale reservoir".

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