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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rimborsi per chi usa la bici in città: il progetto 'Muvt' apre anche agli studenti fuorisede

La sperimentazione 'Pin bike' estesa per la prima volta anche agli studenti non residenti che dimostrano di frequentare un regolare corso di laurea presso un'Università barese

Il progetto 'Muvt', elaborato dal Comune per incentivare la mobilità sostenibile e l'utilizzo delle due ruote, apre anche agli studenti fuorisede. In particolare, potranno aderire alla sperimentazione Pin bike - che prevede rimborsi chilometrici per chi utilizza la bici negli spostamenti in città - anche studenti non residenti a Bari ma che dimostrano di frequentare regolarmente un corso di laurea presso un’università barese.

Il dispositivo Pin Bike e i rimborsi

La sperimentazione del Pin Bike, prevista nell’ambito del più ampio progetto MUVT - Mobilità Urbana Vivibile e Tecnologica, realizzato dal Comune di Bari grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente, prevede la possibilità di installare un dispositivo tecnologico sulla propria bicicletta per conteggiare i chilometri percorsi sulle due ruote sia negli spostamenti liberi sul territorio urbano sia nel tragitto casa-lavoro e viceversa, per cui si prevede un rimborso economico erogato dal Comune di Bari. Il sistema a rimborso chilometrico ha una durata di 4 mesi e prevede due differenti categorie: tragitto libero all’interno del confine urbano (€ 0,04 per km per le biciclette tradizionali, € 0,02 per le biciclette a pedalata assistita) e tragitti casa-lavoro (€ 0,20 per km per le biciclette tradizionali, € 0,10 per le biciclette a pedalata assistita). Per ogni utente il rimborso chilometrico non potrà in ogni caso superare l’importo di € 1 al giorno, da calcolare a far data dall’accettazione della domanda e fino al 31.05.2020. Il tetto complessivo per ogni utente per l’intero periodo di sperimentazione non potrà in ogni caso superare l’importo di 100 euro.

Gli altri bonus

L’amministrazione inoltre attiverà un sistema di incentivi basati su premi e classifiche comunali per coloro che, dopo aver presentato apposita richiesta, siano stati ammessi al programma di monitoraggio sperimentale che prevede la distinzione di due circuiti: uno per le biciclette tradizionali e uno per quelle elettriche e a pedalata assistita. Per le biciclette tradizionali ogni mese verrà riconosciuto un extra-bonus di € 50 ai primi 10 beneficiari che avranno percorso più km in bicicletta, mentre per quanto riguarda le biciclette a pedalata assistita, i primi 5 beneficiari che avranno percorso più km sulle due ruote riceveranno un extra-bonus di € 100. Ad oggi il programma MUVT ha coinvolto 932 cittadini baresi, per un totale di 169.718,7 km urbani e 151.060 km casa-lavoro e viceversa percorsi, equivalenti a 24 tonnellate di Co2 risparmiato: i relativi contributi erogati ammontano a un totale di € 10.635, di cui € 9.239 riconosciuti a cittadini che hanno documentato percorsi casa-lavoro e € 1.396 rimborsati a quanti hanno partecipato alla sperimentazione tracciando tragitti liberi.

“Stiamo estendendo la possibilità di partecipare a questa sperimentazione anche agli studenti fuorisede perché sono nei fatti cittadini baresi, che vivono e attraversano la nostra città quotidianamente – spiega il sindaco Antonio Decaro -. Vogliamo cosi disincentivare l’eventuale utilizzo dell’automobile per gli spostamenti anche tra differenti sedi universitarie e contribuire a sostenere la mobilità dei ragazzi in città. Ad oggi questo programma, partito come una sperimentazione, ha messo in circolazione in città oltre 3000 biciclette sottraendo all’atmosfera 24 tonnellate di Co2 e contribuendo al contempo alla salute di tutti quei cittadini che hanno scelto di percorrere il tragitto casa-lavoro in sella ad un mezzo sostenibile, che ci permette di conoscere meglio la città e guadagnare qualcosina anziché spendere soldi per il rifornimento di gasolio”. 

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