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Niente festeggiamenti civili, a Valenzano un San Rocco in tono minore

Tra difficoltà organizzative e "stanchezza", il Comitato feste esistente si è sciolto, ma non si è formato un nuovo direttivo: restano le celebrazioni religiose, ma gli eventi collaterali sembrano essere destinati a saltare. L'ex presidente Abbinante: "Non è colpa di nessuno, ma dovremmo riflettere tutti"

Non ci sarà la cassa armonica, e neppure gli spettacoli pirotecnici a fine serata, così come gli altri eventi che, negli anni, hanno accompagnato gli appuntamenti religiosi. Una festa patronale in tono minore, insomma, quella che si prospetta a Valenzano per San Rocco. Di certo, una delle feste patronali del Barese di maggior richiamo durante il periodo estivo, che però quest'anno rischia - anzi, visti i tempi si tratterebbe ormai di una certezza - di essere molto ridimensionata, almeno sul versante dei festeggiamenti civili.

La festa senza comitato 

Nella cittadina alle porte di Bari se ne parla ormai da giorni. Nessuna questua in giro per il paese per raccogliere le offerte, solo un banchetto davanti alla parrocchia di San Rocco per chi volesse dare il proprio contributo. La ragione? Non c'è più un comitato feste che si occupi di organizzare gli eventi. A spiegare la situazione, interpellato da BariToday, è Davide Abbinante, ormai ex presidente del Comitato Festa di San Rocco. Dopo le sue dimissioni, rassegnate ad aprile, nessuno, nel paese, si è fatto avanti per assumere il ruolo. E così quest'anno non c'è chi possa farsi carico di organizzare la festa: "Nessuno ha voluto assumersi questa responsabilità - dice Abbinante - Non è colpa di nessuno, ma forse quello che sta succedendo deve far riflettere un po' tutto il paese".

Le difficoltà tra norme da rispettare e risorse scarse

Dopo otto anni in prima linea nell'organizzazione della festa, e tanti altri già trascorsi all'interno del comitato, "ero stanco, sentivo che era arrivato il momento di prendersi una pausa, di lasciare spazio ad altri", dice Abbinante, che con i suoi 33 anni era uno dei (pochi) più giovani componenti del Comitato feste. Una stanchezza a cui si sono sommate difficoltà organizzative ed economiche sempre più complicate da gestire. "Come la questione sicurezza - spiega Abbinante - Le nuove normative impongono misure da rispettare come l'adozione di new jersey, transenne, la presenza di steward, tutte a carico del comitato. L'anno scorso eravamo riusciti a garantire tutto, ma con tante difficoltà. Poi, non potendo contare su una grande partecipazione di persone più giovani nel comitato, non riuscivamo più materialmente a gestire alcune cose". Senza dimenticare l'aspetto delle risorse, con un contributo comunale "più che dimezzato", che lo scorso anno si sarebbe aggirato intorno ai diecimila euro, sufficiente a coprire "solo una minima parte" dei "costi elevati da sostenere per una festa patronale a Ferragosto". Una decisione assunta dai commissari prefettizi insediatisi nel settembre 2017 dopo lo scioglimento del Consiglio per sospette infiltrazioni mafiose (una vicenda ancora aperta su cui si attende la sentenza del Consiglio di Stato relativa al ricorso sul decreto di scioglimento). Un anno prima, proprio la festa patronale di San Rocco era finita alla ribalta delle cronache per la vicenda della mongolfiera su cui compariva il nome della famiglia di un pregiudicato locale. Una vicenda "su cui si è detto tanto, spesso anche in maniera impropria, senza conoscere i fatti" e che in ogni caso, dice Abbinante, "è stata brillantemente superata" e nulla ha a che fare con la sua attuale decisione.

I festeggiamenti religiosi

"La mia figura non poteva essere legata in eterno alla festa patronale, il mio gesto era anche un modo per svegliare gli animi, per cercare di far avvicinare qualcun altro alla realtà del comitato e portare avanti il più a lungo possibile questa tradizione", prosegue Abbinante, ricordando le antiche origini della devozione dei valenzanesi per San Rocco, "venerato dal 1500". La festa religiosa, in ogni caso, ci sarà. Il parroco - spiega Abbinante - "ha deciso di coinvolgere tutti i gruppi della parrocchia" nell'organizzazione e nella raccolta delle offerte, che si svolge, come detto, solo in chiesa. A fronte dei tradizionali 4-5 giorni di festa, gli appuntamenti si concentreranno in soli due giorni: il 1° agosto, giorno di apertura dei festeggiamenti, e il 16 agosto, giorno della solennità di San Rocco. "In questi due giorni ci saranno le processioni - spiega Abbinante - ci saranno i lanci delle diane che annunciano la festa ma non gli spettacoli pirotecnici, ci sarà la banda ma non i concerti sulla cassa armonica, che non ci sarà". 

"In qualsiasi paese - aggiunge l'ex presidente del comitato feste - ci sarebbe stato un ricambio, ma qui non c'è stato. Forse dovremmo tutti riflettere su questo. Il nostro comitato era animato dalla devozione per San Rocco, saremmo stati pronti a sostenere chiunque senza gelosie o secondi fini". "La speranza, nostra e della parrocchia - conclude - è che questo serva, dal prossimo anno, ad avere una festa all'altezza di quella che è sempre stata la festa di Valenzano, con una partecipazione diversa e più sentita".

(La festa di San Rocco: foto Paky Bellomo dal sito valenzanesinelmondo.com)
 

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