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Salute

Capelli che cadono: le cause e i possibili trattamenti

Esistono differenti tipi di caduta capelli, ma entro una certa soglia non bisogna allarmarsi. Come capire se si tratta di una vera problematica e come intervenire

I capelli hanno un ciclo di vita e sono soggetti quindi a caduta e ricrescita continua. Nel genere femminile, questo ciclo può durare fino a sei anni. Se si riscontra una caduta di capelli entro e non oltre queste tempistiche non bisogna preoccuparsi. Il Defluvium invece, la caduta temporanea dei capelli, è dovuta a fattori ambientali come stress e cattiva alimentazione o alla caduta stagionale. Se invece ci accorgiamo che la quantità dei capelli in fase di caduta è maggiore rispetto alla quantità dei capelli in fase di crescita allora potrebbe trattarsi di un'anomalia. 

Le fasi del capello

Fisiologicamente il capello attraversa 3 fasi: la fase Anagen o attiva in cui i capelli crescono; la Telogen di transizione; e la Catagen di caduta. Ma, solitamente, quando non si è di fronte ad un'anomalia, sotto al bulbo esiste già un nuovo capello che ricomincerà la sua fase vitale.

Quando e perché i capelli cadono?

La caduta dei capelli può essere diversa in base alle zone del cuoio capelluto e alle cause che l'hanno scatenata. Possiamo distinguere, quindi, diverse tipologie di caduta di capelli.

  • Ad esempio, nel genere maschile e femminile, la caduta dei capelli avviene in modi diversi: la stempiatura è tipica della perdita dei capelli nell'uomo, mentre nella donna il diradamento avviene con più frequenza su tutto il cuoio capelluto.

  • Quando, invece, la caduta dei capelli risulta reversibile, si parla di telogen effluvium.

  • Al contrario, il Telogen Defluvium è la caduta di capelli definitiva.

  • Quando i capelli cadono in maniera più abbondante ma in primavera o in autunno siamo di fronte ad una caduta dei capelli stagionale, ed in questo caso non è necessario preoccuparsi, perché si tratta del ciclo assolutamente naturale dei nostri capelli.

Cause

Sono sempre di più le persone che vengono colpite da calvizie precoce. Ma quali sono le cause? La perdita di capelli può essere causata da problemi psicologici o ereditari, in quest'ultimo caso si parla di alopecia androgenetica o calvizie. La perdita dei capelli potrebbe anche essere causata dal sebo in eccesso che si deposita sul cuoio capelluto, in questo caso siamo di fronte all'alopecia seborroica. Anche forti periodi di stress possono destabilizzare i capelli. Infine, si parla di alopecia da tricotillomania quando i capelli cadono per colpa di strappi dovuti all'abitudine di tirarli continuamente. Altri fattori di rischio, che mettono a dura prova la bellezza della chioma, sono scarso apporto o assorbimento di nutrienti essenziali per il trofismo del bulbo pilifero (come vitamine, deficit di ferro e acido folico, di sali minerali), dovuti per esempio a diete drastiche o sbilanciate, malattie come ipotiroidismo, sindromi da malassorbimento, anemieceliachia, malattie epatiche, diabetemenopausa.

Come riconoscerla?

Se pensate di essere di fronte a questa anomalia, fare un esame del capello può essere utile per scoprire possibili problemi inerenti al cuoio capelluto e, di conseguenza, può essere importante per dare indicazioni su come agire con trattamenti localizzati che riportino la caduta ai limiti fisiologici. Rivolgersi ad uno specialista è importante, perché potrà inquadrare la situazione, attraverso un attento esame clinico, tricologico ed ematologico e suggerire un adeguato programma comprensivo di quadro nutrizionale, integratori alimentari specifici, come anche semplici regole per la cura e la detersione e altri trattamenti.

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