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Venerdì, 19 Aprile 2024
" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

A cura di Associazione PugliArte

Bari Vecchia

Dal Castello Normanno-Svevo al Fortino di Sant'Antonio, alla scoperta di "Bari Fortificata"

Questa settimana PugliArte vi porta alla scoperta di "Bari Fortificata": "è fortificata da mura nella parte che guarda verso la terra ferma e da un castello.[...](Da Giovanni Adorno, Itinerarium Terrae Sanctae)". Scopriremo insieme le grandiose fortificazioni di Bari.

Stando a quanto tramandano le cronache antiche, prima dell’arrivo dei Normanni e delle reliquie di San Nicola, Bari era una città ricca, probabilmente la più grande e prospera della Puglia. Era stata sede di gastaldi longobardi ed emiri musulmani, quindi capitale del thema di Longobardia (cioè dell’Italia meridionale) con i Bizantini che la avevano fortemente rilanciata, ampliata, fortificata ed abbellita. Le sue mura urbane – aperte in corrispondenza della Porta Vecchia (ad occidente, nei pressi del castello) e della Porta Nuova (nella zona sud, poi spostata ad oriente in età angioina e aragonese, nei pressi dell’attuale piazza del Ferrarese) – si imponevano come un severo monito.

La nostra prima tappa è il Castello Normanno - Svevo, situato all’estremità nord-occidentale della città vecchia, dove un tempo c’era uno degli approdi della Bari Bizantina. Col lato nord che fino a un secolo fa era lambito dal mare, il magnifico castello in carparo pugliese, con rivestimento di bugnato, si presenta col suo austero aspetto difensivo, realizzato come opera di controllo del territorio da parte del potere normanno sulle città conquistate. Numerosi restauri e rimaneggiamenti, nonché alterne vicende funzionali, si sono susseguiti fino al periodo borbonico. Tra ambiguità e dissimulazione, ecco dunque lo spazio del castello e delle mura, il tempo della difesa e del potere, che siamo abituati a chiamare "castello svevo" ma che in realtà è "un castello nel castello", un gioco di scatole cinesi in cui si integrano le torri della difesa medievale e le mura della reggia rinascimentale, a loro volta incastrate e parte integrante di una città murata essa stessa denominata castrum.

Il Castello non era solo l’edificio, ma la caratteristica di una città a sua volta murata, per necessità o virtù. Il mare, da sempre confine naturale e labile limes tra il "dentro" e l’"oltre", non bastava certo a garantire la sicurezza ad una città esposta e vulnerabile per tre quarti del suo perimetro.

La seconda tappa, infatti, ci porta verso un'altra fortificazione sul mare, quello che viene comunemente chiamato il secondo castello di Bari, il Fortino di Sant'Antonio Abate. Esistente sin dal trecento, almeno come torre, è nel quattrocento che viene  identificato nelle forme di un piccolo castello – detto "torre di S. Antonio" per la presenza di una preesistente chiesetta dedicata a quel Santo – con tanto di castellano e di presidio armato. Il Fortino fu oggetto di lavori di ristrutturazione durante il regno di Isabella D'Aragona e Bona Sforza nell'ambito del rinnovamento del sistema difensivo della città.

Il nostro viaggio nelle fortificazioni di Bari ci porterà a visitare anche la cosiddetta "Corte del Catapano" e cioè quello che rimane del quadriportico difensivo della cittadella bizantina. bari fortificata (2)-2

Concludiamo il nostro percorso in piazza del Ferrarese. Nelle antiche carte e in qualche cronaca cittadina, questo modesto spiazzo si trova spesso citato, fin verso il XVII secolo, come «piazzetta d’armi», per la presenza, come pare, del corpo di guardia preposto al mantenimento della quiete pubblica. Al centro della piazza sorgeva, nei secoli passati, una delle due porte di accesso nella cerchia delle mura, tale porta indifferentemente detta «australe», «di mare», «di Lecce» o «nuova», secondo lo storico Antonio Beatillo, contemporaneo dell’avvenimento, fu aperta nell’anno 1612 (altri, come Giulio Petroni, hanno scritto che ciò avvenne nel 1613), allo scopo di agevolare l’ingresso delle merci nella vicina piazza Mercantile, ove si svolgeva il mercato giornaliero. Essa recava scolpiti un distico, dettato dal Beatillo, e un’iscrizione inneggiante a Filippo III di Spagna, sotto il cui regno l’opera fu compiuta. Al fianco di questa porta vi era però un'altra struttura difensiva, quale? Venite a scoprirlo con noi sabato pomeriggio!

Vi aspettiamo sabato 18 aprile ore 17.00 appuntamento in piazza Federico II c/o ingresso Castello. La prenotazione, obbligatoria, va fatta scrivendo a info@pugliarte.it o chiamando il 340/3394708
Costo: 7 euro + ingresso castello

Per ulteriori informazioni sulle nostre visite in programma per i prossimi mesi, visitate il nostro sito www.pugliarte.it o la nostra pagina facebook cercando PugliArte Bari.

Dal Castello Normanno-Svevo al Fortino di Sant'Antonio, alla scoperta di "Bari Fortificata"

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