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" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

A cura di Associazione PugliArte

Bari Vecchia

La storia di Bari vecchia, raccontata "di arco in arco"

Questa settimana PugliArte vi porta alla scoperta di "Bari di arco in arco". Il centro storico di Bari è un labirinto di stradine la cui struttura, allontanandosi dai canonici impianti quadrangolari di epoca romana, è metafora di una storia che corre tortuosa, incrociando quella di popoli e regine venuti da lontano.

La visita parte dal Castello Normanno - Svevo e si sposta subito "all'arco avanti al Castello" (chiamato Arco Alto dal 1753, anno del catasto onciario borbonico) per raccontare di viaggi che portarono tante genti nella nostra Bari. Non è un caso infatti che proprio tra l'Arco Alto e il vicino Arco Basso siano state erette le case palaziate, così dette perchè munite di torri di difesa e in alcuni casi di cappelle private, appartenute a nobili famiglie del luogo tra cui ricordiamo i Gizzinosi e i Chiurlia.

Il percorso prosegue inoltrandosi nel cuore battente del centro storico fermandosi ad un nuovo Arco con la sua rispettiva corte, questa volta ci troviamo di fronte all'arco Notar Morea, nobile di origine spagnola. Il Morea viene ricordato soprattutto per i suoi atti, redatti tra fine Seicento e inizio Settecento, dove usava annotare notizie storiche contemporanee alla sua attività o relative ai documenti registrati.

Passeggiando leggiamo nomi di strade non dedicate a uomini o personaggi illustri, pratica che diverrà comune solo in epoca moderna, ma legate ai mestieri come era usanza in epoca medioevale: ecco che l'Arco Basso, per esempio, era detto degli "Zoccolari" e cioè fabbricanti di zoccoli e che oggi viene identificato come strada delle "pastaie" visti il gran numero di telai retati esposti all'aria per far essiccare le tradizioni orecchiette.

La visita prosegue toccando archi e corti dedicati a personaggi illustri della nostra città, come quello dedicato a Giandomenico Petroni che amministrò la città nel 1880, la sua casa sorge proprio accanto all'arco che porta il suo nome.

Ma le sorprese di questo splendido percorso culturale non finiscono qui ed infatti, all'altezza dell'Arco chiamato della Meraviglia, ecco l'intermezzo teatrale che, attraverso un performance en plein air, ci porta nel pieno di un amore osteggiato facendoci scoprire di avere la nostra versione pugliese, e fortunatamente a lieto fine, dei shakespeariani Romeo e Giulietta.

Sperando di avervi incuriositi non vi resta, dunque, che unirvi a noi sabato 21 marzo ore 17.00 (appuntamento in piazza Federico II c/o ingresso Castello). La prenotazione, obbligatoria, va fatta scrivendo a info@pugliarte.it o chiamando il 3403394708

Costo: 8 euro a partecipante
Per ulteriori informazioni sulle nostre visite in programma per i prossimi mesi, visitate il nostro sito www.pugliarte.it o la nostra pagina facebook cercando PugliArte Bari.

La storia di Bari vecchia, raccontata "di arco in arco"

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