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Cronaca Libertà / Corso Italia, 81

Area 51 e Amici del Sermig: pranzo di Natale per 130 senza tetto

Si rinnova l'appuntamento con la solidarietà, questa volta nella sede dell'associazione in Corso Italia. Un impegno costante, quello degli operatori, impegnati 365 giorni l'anno ad aiutare poveri, migranti e senza casa

Sarà un pranzo all'insegna della baresità e della solidarietà quello in programma domani nel Centro Diurno Area 51 in Corso Italia. Si rinnova infatti il tradizionale appuntamento organizzato dalla cooperativa Caps in collaborazione con gli Amici del Sermig, al quale parteciperanno circa 130 persone tra senza tetto e indigenti della città.

Nelle scorse edizioni il consueto pranzo natalizio si era tenuto nei locali della chiesa di San Francesco da Paola, al quartiere Picone, nel giorno di Santo Stefano. Questa volta invece la tavolata (suddivisa in due turni, alle 12 e alle 13) è stata anticipata al 24 e verrà allestita proprio nella sede al quartiere Libertà, in collaborazione con l'azienda Ladisa. Per l'occasione il menù prevederà orecchiette al sugo, frittate e il panettone. L'iniziativa verrà replicata anche il 31 e si inserisce nel novero dei tanti appuntamenti solidali in programma durante le Festività, come quelle della Caritas il 24 e il 26, il pranzo del 25 a Cura della Comunità di Sant'Egidio e la Cena degli Abbracci a Capodanno.

Un impegno costante, quello di Caps e degli Amici del Sermig, che trova nelle Feste il momento di maggiore visibilità, ma che è attivo quotidianamente, 365 giorni l'anno: "L'associazione - spiega Manila Violante, responsabile di Area 51 - nasce nel 1998. Non offriamo solo un servizio mensa, bensì orientamento, informazioni, un servizio di mediazione interculturale e consulenza legale, oltre a corsi di lingua". Un punto di riferimento, insomma, per tutti coloro, a cominciare dai migranti, che si vedono catapultati in una realtà sconosciuta, piena di barriere, finendo molte volte nella trappola della diffidenza e della povertà.

Area 51 dà loro il sostegno necessario a far fronte alle difficoltà quotidiane e di inserimento nella società. Il Natale, dopotutto, viene una sola volta l'anno e, l'impegno dei volontari dell'associazione, è continuo, molto spesso sottotraccia, lontano dai riflettori e non vive della luce riflessa delle luminarie di fine anno. 

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