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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Acque eccellenti", mare di Puglia promosso: la nostra regione al primo posto con la Sardegna

A dirlo uno studio pubblicato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente: le due regioni, con il 99,7% di chilometri di coste balneabili giudicate “eccellenti”, sono quelle con i dati più positivi

Le acque di balneazione in Puglia? Sono di "qualità eccellente". E' quanto emerge dal report elaborato dal Sistema nazionale della Protezione ambientale (Snpa), sulla base dei dati delle stagioni balneari 2016-2019.

I risultati dello studio: in Italia oltre 5.400 km di acque di balneazione “eccellenti”

Come spiegato sul sito del Snpa, gli oltre seimila chilometri di mare che bagnano le coste del nostro Paese sono suddivisi – ai fini del monitoraggio – in quasi quattromilacinquecento “acque di balneazione”. Per ciascuna di esse, almeno una volta al mese per tutta la durata della stagione, le Arpa/Appa effettuano campionamenti e analisi per tutelare i bagnanti. All’inizio di ogni stagione balneare le acque di balneazione sono “classificate” secondo le 4 classi di qualità valide in tutta Europa: Eccellente, Buona, Sufficiente, Scarsa. Per il 2020 oltre cinquemilaequattrocento chilometri di acque di balneazione delle costa italiana sono state classificate con la classe più elevata, cioè “eccellente“, circa il 95% di tutte quelle classificate.

Puglia e Sardegna al primo posto

Nello specifico, si  legge nel report "Sardegna e Puglia, con il 99,7% di chilometri di coste balneabili “eccellenti” sono le due regioni con i dati più positivi, e sono anche due delle regioni con la maggior estensione di costa, ben 1.400 km l’isola dei nuraghi e quasi 800 per il tacco dello stivale d’Italia". Sono comunque nove le regioni che registrano oltre il 90% di chilometri di acque di balneazione eccellenti, dopo le ricordate Sardegna e Puglia, anche Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Sicilia.  Le attività di monitoraggio nella nostra regione sono state svolte da ARPA Puglia con il coordinamento del Centro Regionale Mare, un Polo di Specializzazione, fortemente voluto dalla Direzione Generale, che svolge attività di alto livello tecnico, con riferimento all’intero territorio regionale e alle peculiarità dell’ambiente marino che lo contraddistingue: "Questo capitale naturale e il suo stato di qualità eccellente - commentano dall'Arpa - rappresentano una ricchezza di grandissimo valore per la nostra regione anche in termini di ricettività turistica e sviluppo economico".

Le criticità da non sottovalutare

Dati complessivamente molto positivi per l'Italia che però, come evidenzia ancora il report "non devono farci “riposare sugli allori”". La qualità delle acque di balneazione costituisce un indicatore significativo del carico di acque non depurate che arrivano in mare dai corsi d’acqua. Aree non servite da fognature, allacci alle fognature mancanti, insufficiente funzionamento del sistema depurativo, ecc. determinano apporti di contaminazione fecale, e non solo, che richiedono azioni di risanamento di carattere strutturale. "L’attenzione - ricoda il Snpa - deve essere sempre molto alta a tutti questi aspetti. Non si può ignorare quello che un recente rapporto ISTAT (dati 2015) ha documentato, e cioè che complessivamente nel nostro Paese solo il 77% dei reflui urbani risulta effettivamente depurato (anche se è auspicabile che negli anni intercorsi questa percentuale si sia ridotta), e quindi la restante parte può arrivare in mare con il proprio carico inquinante".

LO STUDIO COMPLETO E I DATI SUL SITO DEL SNPA

(In foto Polignano, bandiera blu anche per il 2020 - ph Giuseppe Calogero)

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