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Cronaca Altamura

Pretende 'risarcimento' per la droga sparita e fa fuoco contro l'amico: in carcere 32enne

E' accaduto ad Altamura. Per mesi l'uomo avrebbe minacciato il conoscente, al quale aveva affidato un borsone pieno di droga, accusandolo di aver sottratto parte del contenuto. Dopo aver preteso il pagamento di 35mila, avrebbe anche tentato di uccidere la vittima, sparando contro la sua auto

Prima le minacce e  le insistenti richieste di denaro, poi il tentato omicidio a colpi di pistola. Tutto per alcuni panetti di droga 'spariti'. E' accaduto ad Altamura, dove i carabinieri hanno arrestato un 32enne, Ferdinando Natrella, con l'accusa di estorsione, tentato omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco e detenzione illegale di stupefacenti. Vittima del tentato omicidio un 41enne del posto, conoscente dell'arrestato. E' stato l'uomo a raccontare ai carabinieri la sua vicenda, permettendo ai militari di ricostruire l'accaduto e di arrestare il presunto responsabile.

Tutto ha inizio a luglio dell'anno scorso, quando il 32enne va a trovare la vittima nel suo garage, lasciando all'interno - apparentemente all'insaputa della vittima - un borsone. Accortosi successivamente della presenza della borsa, il 41enne, dopo aver tentato invano di contattare il suo proprietario, avrebbe deciso di aprirla, scoprendo che conteneva alcuni pacchetti avvolti con nastro adesivo marrone, verosimilmente droga. A quel punto il 42enne sarebbe riuscito a contattare l'arrestato, il quale si sarebbe detto pronto a passare entro qualche giorno per recuperare il borsone.

Alcuni giorni più tardi, però, nel garage del 41enne si verifica un furto. Così l'uomo invita nuovamente il 32enne a riprendersi il borsone, cosa che questa volta avviene. Dopo qualche giorno però, Natrella si sarebbe ripresentato, lamentando l'ammanco di parte della droga contenuta nel borsone, e accusando il 41enne di averla sottratta. Minacciando l'uomo, il 32enne avrebbe preteso la somma di 15mila come 'risarcimento'. Le richieste sarebbero diventate sempre più pressanti, fino a quando la vittima avrebbe chiesto e ottenuto un prestito da alcuni parenti per consegnare la somma pretesa e porre fine alle minacce. Ma questo non sarebbe bastato a risolvere la questione, perchè dopo alcuni giorni il 32enne si sarebbe ripresentato, chiedendo questa volta altri 20mila euro. Ma questa volta la vittima non cede alla richiesta.

Si arriva così a marzo scorso. Natrella avrebbe bloccato la vittima mentre stava per risalire a bordo della sua Fiat 500, parcheggiata in una stradina a ridosso della SS 96, nei pressi di uno stabilimento. Sceso dal veicolo, il 32enne gli avrebbe puntato contro una pistola, ordinandogli di consegnargli immediatamente i 20mila euro. Sceso a sua volta dall’auto per chiedere spiegazioni, il 41enne sarebbe stato colpito al volto con il calcio della pistola da Natrella, che avrebbe anche colpito il parabrezza dell’utilitaria, danneggiandolo. A quel punto il 41enne, avvertito il pericolo, sarebbe risalito in auto per darsi alla fuga, venendo raggiunto da tre colpi di pistola, che colpirono la carrozzeria della sua auto.

L’ispezione del veicolo e dei luoghi in cui era avvenuto l’agguato, eseguita dai Carabinieri dopo la denuncia, ha permesso loro di riscontrare l’esistenza dei tre fori, nonché di rinvenire un’ogiva cal. 9 conficcata sulla spalliera del sedile posteriore e due bossoli dello stesso calibro, sul selciato. Le indagini compiute dai militari, basate principalmente sull’escussione dei testimoni e, appunto, sulle ispezioni compiute, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, hanno permesso al GIP del Tribunale del capoluogo di spiccare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 32enne Natrella, notificatagli l’altra mattina.
 

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