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Cronaca Santeramo in Colle

'Pizzo' all'imprenditore, poi minacciato per farsi assumere nell'impresa agroalimentare: 3 arresti

Dall'alba la Polizia di Stato sta eseguendo le ordinanze di custodia cautelare nell'area di Santeramo. I fatti sono avvenuti da inizio 2016 a gennaio del 2019 ai danni del proprietario dell'azienda di Santeramo

Arresti in corso dall'alba a Santeramo in Colle. Tre persone di nazionalità italiana sono finite in manette in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura. Sono accusati, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata e continua ai danni di un'impresa agroalimentare con sede a Conversano. Per altre due persone è invece scattato l'obbligo di dimora a Conversano e il divieto di avvicinamento alla vittima delle estorsioni e dell'aggressione.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Le indagini

Le indagini degli investigatori della Squadra Mobile, sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione, erano iniziate dopo la denuncia della vittima a gennaio del 2019, dopo l'ultima richiesta estorsiva ricevuta dall'imprenditore a partire dagli inizi del 2016. Gli inquirenti hanno così ricostruito i vari passaggi estorsivi subiti nel tempo, dando un nome ed un volto ai criminali che a turno lo hanno avvicinato; richieste culminate in un'aggressione in un bar avvenuta la sera dell’8 gennaio scorso. 

Grazie alle testimonianze di alcuni soggetti che hanno assistito ai fatti e hanno cercato di difenderlo da tali aggressioni, sono stati scoperti i dettagli sulle condotte illecite di Ilarione Losito - uno degli arrestati, già sospettato di aver provocato l’incendio del veicolo dell’imprenditore nel febbraio 2016 - che ha, nell’estate di quello stesso anno, tentato di estorcere alla vittima 5mila euro, supportato nei suoi atti intimidatori da uno degli indagati con obbligo di dimora,  e di Pietro Cardinale, che ha preteso, in più occasioni, con violenza e minaccia e con l’ausilio degli altri quattro complici, tutti sospettati di appartenere agli ambienti della malavita locali, di essere assunto nell’azienda agroalimentare che anno dopo anno si stava espandendo con aumento di fatturato.

Le accuse per i soggetti colpiti dal provvedimento cautelare è di tentata estorsione aggravata e continuata, a cui si aggiunge quella di violenza privata per Losito. I tre malviventi colpiti da custodia in carcere sono attualmente detenuti nella casa circondariale di Bari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ultimo aggiornamento: 17 giugno 2019 ore 9.30

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