"Minacciavano sanzioni per ottenere denaro dagli imprenditori": arrestati due agenti di polizia metropolitana
Le indagini sono partite dopo la denuncia del titolare di un'autodemolizione 'visitato' dai due ispettori. Ai domiciliari altri due imprenditori
Avrebbero chiesto denaro agli imprenditori, minacciando controlli e accertamenti amministrativi se non avessero offerto "il regalo di Natale". Sono stati arrestati, su richiesta del gip del Tribunale di Bari, questa mattina Raffaele Capotorto e Francesco Giovanni Loizzo, due ispettori della Polizia provinciale, attualmente in servizio presso la Polizia Metropolitana. Nell'operazione condotta dagli agenti della Squadra mobile e coordinata dalla Procura di Bari, sono finiti ai domiciliari anche due imprenditori: Espedito Protopata, a capo dell'azienda RI.MA.PLAST s.r.l di Bari e Walter Frallonardo, amministratore della Frallonardo Srl di Putignano.
Le condotte contestate
Per Capotorto e Loizzo i reati contestati sono di concussione continuata, corruzione per atti contrari ai doveri d’ ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, mentre per Protopapa e Frallonardo di corruzione e concorso del delitto di falsità materiale ed ideologica. Le indagini sono partite dopo la denuncia del dicembre 2017 del titolare di un'autodemolizione, al quale i due poliziotti avrebbero chiesto negli anni passati somme di denaro per un importo complessivo di 800 euro.
I successivi controlli degli inquirenti, che si sono avvalasi anche di intercettazione telefoniche ed ambientali, avrebbero mostrato come lo stesso comportamento fosse stato portato avanti nei confronti di diversi imprenditori, anch'essi minacciati con futuri accertamenti o contestazioni di violazioni amministrative in caso di rifiuto del pagamento della somma richiesta, soprattutto nel periodo natalizio o pasquale. Un 'regalo', appunto, che avrebbe fruttato ai due in totale 6mila euro. I due ispettori avrebbero inoltre elevato verbali di accertamento con violazioni al Codice della Strada a marzo dello scorso anno, falsificando l'orario della multa e "indicato falsalmente - spiegano dalla Procura - l’impossibilità di contestazione immediata per l’elevata velocità tenuta dal conducente del mezzo, avendo invece essi ispettori omesso di contestare immediatamente al conducente del mezzo l’ infrazione e rallentato intenzionalmente l’andatura dell’auto di servizio per indurre gli automobilisti all’ infrazione della guida".
Il ruolo dei due imprenditori
Sarebbe poi emerso un accordo tra i due imprenditori e gli ispettori, con il versamento di somme di denaro in cambio del mancato accertamento di comportamenti illeciti. Tra queste, l'impedimento a gennaio dello scorso anno a far controllare una betoniera intestata alla Frallonardo Srl e la falsa attestazione, avvenuta nel mese di marzo 2015, relativa all'assenza di infrazioni nei confronti dell’azienda gestita Esposito, quando invece lo stesso sarebbe stato denunciato già in passato da altri operatori della polizia provinciale per contravvenzioni in materia ambientale.