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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Grumo Appula

Assalto al bancomat con l'esplosivo, intercettati durante la fuga: in manette tre pregiudicati

Da Grumo si erano diretti a Minervino, ma sono stati individuati dai militari in una masseria dove avevano appena nascosto l'auto usata per il colpo

Poco prima avevano fatto saltare in aria un bancomat a Grumo con la tecnica delle 'marmotte', ma sono stati intercettati e arrestati dai carabinieri, che li hanno catturati proprio mentre si accingevano a lasciare l'auto utilizzata per il colpo. In manette sono finiti tre pregiudicati: due andriesi di 26 e 27 anni, e un minervinese 63enne.

L'assalto al bancomat con l'esplosivo

I tre avevano fatto saltare in aria, poco prima, un bancomat di Grumo Appula, mediante la deflagrazione di tre ordigni di fattura artigianale, le famigerate “marmotte”, ma senza riuscire ad asportare denaro. L’eccessiva carica esplosiva, infatti, aveva provocato la bruciatura del denaro contante. Così, a bordo di un’auto BMW, rubata qualche settimana prima nel foggiano, erano scappati per sottrarsi ai carabinieri, che nel frattempo erano giunti sul posto.

Video: la banda in azione

La fuga e le ricerche

Scattate le ricerche su tutto il territorio da parte della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Bari, sono stati i militari della Stazione di Minervino Murge e del Nucleo Operativo della Compagnia di Andria ad avere l’intuizione giusta. I militari – nel corso di uno dei diversi servizi perlustrativi, intensificati in questi ultimi giorni a ridosso delle festività pasquali, soprattutto nelle campagne – hanno predisposto posti di blocco sulle principali arterie stradali del territorio. E così, grazie anche ad una profonda conoscenza dell’ambiente operativo, i carabinieri sono riusciti ad intercettare la BMW con a bordo i fuggitivi, proprio mentre sfrecciava in una delle vie di campagna di località “Campanelli” di Minervino Murge.

La cattura

Dopo aver chiamato in supporto altri equipaggi della locale Compagnia, i militari sono intervenuti riuscendo a bloccare tre malfattori, mentre – dopo aver occultato tra alcune balle di fieno la BMW – stavano salendo su un’auto 'pulita'. Sono così finiti in manette Z.D., andriese 26enne, S.F., andriese 37enne, e S.M., minervinese 63enne, peraltro proprietario della masseria dove la BMW era stata nascosta, tutti pregiudicati.

Le indagini e il sequestro del materiale utilizzato per i colpi

Le indagini condotte nell’immediatezza col supporto dei colleghi della Compagnia di Modugno, e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari, intervenuti per il sopralluogo giudiziario sul luogo dell’esplosione degli ordigni ai danni dell’Istituto di Credito di Grumo Appula, hanno consentito di appurare il diretto coinvolgimento dei malviventi nell’assalto al bancomat, grazie anche all’estrapolazione delle immagini di videosorveglianza. La successiva perquisizione dell'area rurale in cui sono avvenuti gli arresti, eseguita con le unità cinofile per la ricerca di armi e materie esplodenti, ha permesso inoltre di rinvenire e sottoporre a sequestro: 2 bombole contenenti verosimilmente acetilene; venti cartucce cal. 12 martignoni, trepeca e fiocchi; una lastra in acciaio, applicata nel cofano posteriore della suddetta BMW, unitamente alla stessa recante targhe rubate e telaio contraffatto; attrezzi vari da scasso.

I tre, portati nella Caserma di viale Gramsci ad Andria, sono quindi stati arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato, ricettazione e riciclaggio e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono  stati condotti in carcere a Trani.

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