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VIDEO | "Baby prostitute in un B&B del centro": il caso denunciato dalle Iene a Bari

L'inchiesta della trasmissione di Italia Uno partita da una testimonianza. Due complici si sono messe in contatto con il titolare, che però, avvicinato dalla Iena Veronica Ruggeri, ha negato le accuse

Un 'bed and breakfast' nel centro di Bari in cui il proprietario organizzerebbe incontri tra prostitute minorenni, anche di 15 e 16 anni, con clienti 50enni e 60enni tra i quali vi sarebbero anche professionisti come ingegneri e avvocati, con prestazioni anche da 100 e 150 euro dai quali il titolare dell'attività alberghiera tratterrebbe 25 euro per l'affitto della stanza: a denunciarlo, in un video-reportage firmato da Veronica Ruggeri, le 'Iene'. L'inchiesta della trasmissione di Italia Uno sarebbe partita da una testimonianza. Due complici si sono messe in contatto con il titolare, che però, avvicinato da Ruggeri, ha negato le accuse.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Federalberghi Bari: "L’abbiamo scritto in tutte le forme – afferma Francesco Caizzi, presidente Federalberghi Bari-Bat e Puglia – l’abbiamo denunciato in tutti i contesti e continuiamo nella nostra battaglia contro il fenomeno dell’abusivismo che, al netto degli ultimi gravi episodi di cronaca giudiziaria, non fa altro che danneggiare il nostro turismo, alimentare l’evasione fiscale a danno delle casse comunali e statali e mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Abbiamo da tempo firmato – continua Caizzi - protocolli d’intesa con la Guardia di Finanza e gli altri organi dello Stato mettendo a disposizione tutte le informazioni in nostro possesso affinché possa essere stanato il 'nero' e ripristinata la legalità. Abbiamo indicato una linea d’azione intransigente di legalità contro l’abusivismo ricettivo, che investa tempo e risorse a rimettere nelle regole gli illegali di Airbnb (oltre 22mila proposte in Puglia) e reprima con severità gli speculatori di 'case pollaio' e di altre truffaldine forme di accoglienza. Il fenomeno del bed&breakfast e/o dell’affitto breve è proliferato in modo indiscriminato, dando luogo a forme di concorrenza sleale, che arrecano danno tanto alle imprese turistiche tradizionali quanto a coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza".

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