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Cronaca

Non più solo Fortino o sale comunali, a Bari ci si potrà sposare in strutture da sogno: c'è il bando pubblico

L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Palazzo di Città. L'avviso è rivolto a proprietari pubblici o privati di strutture di "particolare pregio storico, turistico o architettonico"

Celebrare il proprio matrimonio da sogno all'interno di una struttura di particolare pregio storico, turistico o architettonico? Non più solo Fortino, largo Fraccacreta o sala consiliare del Comune, presto la lista delle location a disposizione dei novelli sposi si ingrandirà, grazie all'avviso pubblico per individuare soggetti pubblici e privati che dispongano di strutture adeguate dove celebrare matrimoni e unioni civili.

18-03-19 matrimoni e unioni civili in immobili di pregio pubblici e privati sul territorio comunale_la conf stampa-2

L'avviso pubblico

In mattinata a Palazzo di città è stato illustrato dal sindaco Antonio Decaro e dall’assessore ai Servizi demografici, Angelo Tomasicchio, l'atto di indirizzo che permetterà di procedere alla pubblicazione dell'avviso comunale. Entro 30 giorni si potrà rispondere alla manifestazione di interesse, per la quale saranno richiesti documenti tecnici, requisiti di sicurezza, documentazione fotografica. A quel punto la palla passerà a una commissione con il compito di dare l'ok per le nuove sedi distaccate degli uffici di stato civile per le nozze."Una tappa importante di un percorso cominciato quattro anni fa con l’assessorato ai servizi demografici sui matrimoni civili - ha spiegato il primo cittadino -. Sulla scia del trend regionale, che ormai vede l’esperienza del matrimonio in Puglia tra le più gettonate al mondo". E soprattutto un modo per portare denaro anche all'indotto turistico pugliese, visto che "negli ultimi dieci anni il numero dei matrimoni stranieri celebrati nelle nostre location sono cresciuti considerevolmente" ha ricordato Decaro.

Si tratta di un provvedimento, come ha ricordato Tomasicchio, a costo zero per le casse del Comune, che invece potrà disporre delle rette previste per le celebrazioni, come già accade per il Fortino o la sala consiliare. Vengono così coperti i costi del personale impiegato, investendo le restanti risorse per rafforzare le politiche di marketing. "I matrimoni, infatti, sono sempre più assimilabili a grandi eventi, come dimostrano molti matrimoni stranieri celebrati qui da noi, e la città di Bari non poteva rimanere indietro - ha aggiunto l'assessore durante l'incontro - Per questo abbiamo inteso creare le condizioni per valorizzare nuove location in un momento storico in cui molti cittadini russi scelgono sempre più numerosi la nostra città non solo per ragioni di culto ma anche come luogo per celebrare il proprio giorno più bello".

18-03-19 matrimoni e unioni civili in immobili di pregio pubblici e privati sul territorio comunale_la conf stampa_1-2

"Grandi vantaggi per il comparto"

All'incontro hanno poi partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria. Tra questi il presidente di Confindustria Ricevimenti Bari e BAT, Michele Boccardi, che ha ricordato come si tratti di " una battaglia risalente a quasi 30 anni fa che oggi arriva a compimento, con la possibilità di trasferire le celebrazioni dei matrimoni civili in luoghi di pregio diversi da quelli di proprietà comunale" e auspica che l'esperimento venga replicato in altri comuni pugliesi. Soddisfazione anche di Francesco Caizzi (Federalberghi Puglia) e Cosimo Ranieri (Federturismo Bari e Bat), che hanno ricordato tutti i vantaggi, non solo di carattere economico, che il comparto turistico e alberghiero potranno ricevere dall'aumento del numero di matrimoni stranieri in città grazie al nuovo provvedimento.
“Quando abbiamo cominciato a discutere di questa prospettiva - ha concluso Giuseppe Margiotta, storica voce del commercio barese - erano in pochissimi a crederci ed è grazie alla tenacia dell’assessore Tomasicchio se siamo riusciti a portare a casa questo straordinario risultato, che determinerà un ritorno di immagine notevole per tutti contribuendo a rafforzare le realtà dell’indotto”.

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