La città ricorda Michele Fazio nel 12° anniversario dall'omicidio

Dodici anni passati in fretta. Sembra quasi ieri quando Michele Fazio, all'epoca 15enne, cadde sotto i colpi sparati nel corso di un conflitto a fuoco tra clan rivali. La città ha ricordato il giovane con una commemorazione in largo Amendoni, nel punto esatto dove venne ucciso, tra le stradine strette del Borgo Antico. Il padre di Michele, Pinuccio Fazio, ha spiegato come questo sia "diventato ormai un appuntamento perché abbiamo bisogno del vostro abbraccio ma anche per riflettere, perché quello che è accaduto quel 12 luglio 2001 non accada più". 

Lella Fazio invece, mamma di Michele, una invocato un appello alle donne a "non chiudere gli occhi", a "denunciare" e a "non aspettare che accada anche ad un vostro figlio". Pinuccio e Lella Fazio hanno ringraziato, come ogni anno, coloro che sono stati loro vicini e che hanno assicurato alla giustizia i responsabili della morte del figlio Michele. Alla cerimonia erano presenti il pm barese Desirèe Digeronimo e l'allora capo della squadra mobile Luigi Liguori. Sotto il monumento dedicato a Michele Fazio sono state poste due corone di fiori donate dal Comune e dalla Provincia di Bari.

Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanti delle due istituzioni ma anche di Regione, Circoscrizione San Nicola, Avviso Pubblico, forze dell'ordine, magistrati e associazioni impegnate nella lotta per la legalità, oltre ai familiari di altre vittime innocenti di mafia. "Il tempo non può sedare il dolore - ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro - ma aiuta a creare coscienze". Per il presidente della Provincia, Francesco Schittulli, "la presenza delle istituzioni deve servire di conforto e di sostegno". Il neo assessore comunale al Commercio, Rocco De Franchi ha invece letto un messaggio del sindaco Michele Emiliano dedicato a Pinuccio e Lella Fazio, in cui il primo cittadino ha affermato che "la mafia prova sempre a rialzare la testa ma noi siamo pronti a lottare".