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Cronaca Japigia / Via Caldarola

Bonifica Fibronit, al via la messa in sicurezza definitiva: "Sarà completata in 2 anni"

Cerimonia, questa mattina, per l'avvio del cantiere nell'ex fabbrica della morte al quartiere Japigia. Il sindaco Decaro si è ingiocchiato per ricordare le vittime dell'amianto. Il prossimo passo sarà progettare e realizzare il grande parco

Circa 720 giorni di lavori e l'area dove sorgeva l'ex fabbrica di morte e amianto della Fibronit, al quartiere Japigia di Bari, sarà completamente bonificata: sono stati inaugurati, questa mattina, i cantieri per la messa in sicurezza del sito inquinato, aggiudicati, dopo un lungo iter burocratico e di ricorsi, dal'Ati con capofila l'azienda Teorema. I lavori, del costo complessivo di 14 milioni, di cui 10 finanziati dalla Regione, prevederanno l'abbattimento, uno dopo l'altro, dei fabbricati che ospitavano la fabbrica: gli edifici saranno inglobati in tensostrutture isolate con speciali strati impermeabili e demoliti. Le macerie, quindi, verranno frantumate e interrate nella zona nord dell'area.I lavori dovrebbero terminare per la fine del 2018: successivamente, si spera, dovrebbe cominciare la realizzazione del parco dedicato alle circa 400 vittime legate all'amianto in città, la cui gran parte delle patologie ha interessato persone che vivevano nei quartieri vicini all'ex fabbrica, il cui picco di casi dovrebbe essere raggiunto nel 2025.

“Questa è per la città di Bari una giornata storica - ha commenta il sindaco Antonio Decaro, inginocchiatosi al momento del minuto di sulenzio in memoria dei morti - oggi sono orgoglioso di essere il sindaco di una città dove i cittadini si sono indignati e hanno reagito, portando avanti una battaglia con convinzione e determinazione tanto da trasformarla in processo amministrativo e realtà. Dieci anni fa proprio grazie alla mobilitazione dei cittadini l’amministrazione comunale intraprese l’iter procedurale per rendere inedificabile l’area dove sorge questa fabbrica che per oltre 50 anni ha prodotto manufatti in cemento-amianto, provocando negli anni la morte di centinaia di persone".

"Così come i cittadini consegnarono nelle nostre mani questa battaglia - aggiunge Decaro - chiedendoci di riscattare la città e i cittadini del tributo di vite pagato, così io oggi consegno questo luogo nelle mani dell’azienda che nei prossimi due anni si occuperà dei lavori di bonifica e tombamento di tutti i residui di amianto che sono presenti ancora nel sottosuolo e negli edifici, assicurando sin da ora un’attenzione costante su tutti i procedimenti. Al termine di questi lavori, insieme alla Regione Puglia cercheremo i fondi per realizzare un grande parco urbano, il “parco della rinascita”, su una superficie di oltre 100 mila metri quadri. In questo parco un’area sarà dedicata a Maria Maugeri, la donna che più di tutti noi è stata protagonista di questa straordinaria operazione, di cui oggi ne è il simbolo. Con Maria avevo preso l’impegno di avviare i lavori per la bonifica definitiva della Fibronit entro il mese di ottobre, cosa che abbiamo rispettato e che ci avrebbe reso ancora più felici se lei fosse stata qui con noi”.     

Il sindaco ha annunciato che, periodicamente, vi saranno incontri con i cittadini per spiegare le varie fasi lavorative: un sito apposito, www.bonificafibronitbari.it , sarà attivo dalle prossime settimane per permettere a tutti di monitorare l'andamento dei lavori: "Ora comincia la parte più importante - ha scritto Nicola Brescia, presidente del Comitato Cittadino Fibronit su Facebook - quella che segnerà il raggiungimento dell’ultimo punto dello statuto del Comitato  ovvero “riconversione a Parco urbano e verde pubblico dell’area Fibronit”. Dopo, avremo terminato il percorso e il Comitato potrà definitivamente sciogliersi. Ma ora dobbiamo ancora lavorare per reperire i fondi necessari alla realizzazione del parco". Un tassello non ancora raggiunto, ma per il quale, l'assessore regionale alle Infrastrutture, Gianni Giannini, presente alla cerimonia di oggi, ha annunciato l'impegno della Regione "a trovare al più presto le risorse necessarie".

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