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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Bari e Casale Monferrato unite dalla lotta all'amianto. Sopralluogo dei sindaci all'ex Fibronit

Il Comune premiato da Legambiente per la bonifica dell'ex fabbrica. Nel pomeriggio la visita al cantiere con la sindaca Titti Palazzetti

In un quadro di luci e ombre, che vede Bari perdere posizioni nella classifica della vivibilità ambientale stilata annualmente da Legambiente, un punto fermo c'è: il riconoscimento assegnato dall'associazione al Comune per la bonifica definitiva dell'ex Fibronit.

Nel pomeriggio il sindaco di Bari ha effettuato un sopralluogo sull'area dell'ex fabbrica, accompagnato dalla sindaca di Casale Monferrato, Titti Palazzetti (presente questa mattina alla presentazione del dossier Legambiente) che lo scorso 10 settembre ha inaugurato il parco 'Eternot' dove sorgeva l’area della ex fabbrica Eternit che produceva amianto.

"Le ex fabbriche di Casale Monferrato e di Bari sono luoghi molto simili - ha dichiarato la sindaca Titti Palazzetti -. Guardando questi edifici oggi ripenso allo stesso scheletro che per tutti i cittadini di Casale Monferrato per troppo tempo ha rappresentato una presenza inquietante e tragica. Vedere gli ex capannoni ancora in piedi e sapere che anche voi li abbatterete, che bonificherete quest’area e ci realizzerete un parco pubblico è una bella consolazione non solo per i cittadini di Bari o di Casale Monferrato ma per quelli di tutta Italia che possono sperare di vincere la battaglia contro l’amianto".

"Era importante avere qui oggi Titti Palazzetti - ha spiegato Antonio Decaro - e condividere con i cittadini di Casale Monferrato il premio che Legambiente ha riconosciuto al Comune di Bari per la bonifica della Fibronit.  Casale Monferrato, infatti, rappresenta il nostro obiettivo, un traguardo possibile che Bari è decisa a raggiungere, perché proprio il giorno in cui abbiamo inaugurato la Fiera del Levante, lo scorso 10 settembre, la sindaca Palazzetti inaugurava il parco pubblico “Eternot” dove sorgeva la ex fabbrica Eternit. Quella è stata una giornata simbolica, un grande incoraggiamento per noi e la dimostrazione che è possibile riportare la vita dove si è prodotta per tanti anni la morte. In questi giorni è in corso l’allestimento del cantiere, abbiamo installato tutte le centraline utili ai prelievi per il  monitoraggio costante dei dati ambientali e tra qualche tempo, finalmente, assisteremo alla prime demolizioni in sicurezza. L’impegno che ho preso in questo luogo, il giorno dell’avvio dei lavori, in cui mi sono inginocchiato in segno di rispetto nei confronti delle 400 persone morte per asbestosi, è quello di realizzare un grande parco “della vita” come è successo a Casale Monferrato e come può accadere in tanti altre città del nostro Paese". "Da presidente ANCI, infatti - ha proseguito Decaro - vorrei capire se c’è la possibilità di reperire fondi per intervenire in tutte le città italiane in modo da eliminare l’amianto dai nostri territori, perché è vero che a Bari e a Casale Monferrato c’erano due fabbriche in cui si producevano manufatti in amianto, ma è anche vero che quei manufatti - tettoie,  tubazioni, cisterne per la raccolta delle acque meteoriche, pluviali - sono sparsi in tutta Italia. Noi abbiamo il dovere di lavorare insieme per cercare di incentivare gli enti locali a bonificare i territori e gli edifici pubblici e i privati a mettere in sicurezza le loro abitazioni e le loro attività. Perché la nostra presenza qui, oggi, è la testimonianza che da nord a sud la lotta all’amianto è una priorità per i sindaci e per le comunità".

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