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Cronaca

Calcioscommesse: derby Bari-Lecce, spunta il nome del terzo indagato

Marcello Di Lorenzo, amico dell'ex difensore biancorosso, è il terzo indagato dell'inchiesta sulla presunta combine per il derby. Indagati anche l'ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro e l'imprenditore Carlo Quarta

Marcello Di Lorenzo, amico dell'ex difensore biancorosso Andrea Masiello, il terzo indagato dell'inchiesta barese sulla presunta combine per il derby Bari-Lecce. Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminare sono stati notificati oggi, oltre che a Di Lorenzo, anche all'ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro e l'imprenditore Carlo Quarta.

Secondo gli inquirenti, il derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011, fu comprato dai salentini per 230mila euro, che furono consegnati al calciatore Andrea Masiello e ai suoi amici Giacobbe, Carella e Di Lorenzo in diverse tranche. Così i magistrati spiegano il ruolo degli indagati negli avvisi di conclusione delle indagini: “Per i reati di cui agli articoli 110 C.P., i commi 1,2,3, l.n. 401/1989, perchè il primo (Semeraro, ndr) - nella qualità di Presidente legale rappresentante pro-tempore della squadra di calcio “U.S. LECCE”, e in concorso con Quarta Carlo, che svolgeva la funzione di intermediario – offriva euri 300.000,00 al calciatore della squadra di calcio “A.S. Bari”, Masiello Andrea (che ne riceveva materialmente 200.000), partecipante alla partita di calcio del campionato nazionale di serie “A” 2010/11 Bari-Lecce, in programma a Bari il 15 maggio 2011 (nonché a Carella Giovanni, Giacobbe Fabio e Di Lorenzo Marcello che svolgevano la funzione di intermediari), al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione; in particolare, Quarta Carlo, Carella Giovanni, Giacobbe Fabio e Di Lorenzo Marcello (il primo d'intesa con il Semeraro, gli altri tre d'intesa con il Masiello), prendevano gli accordi suddetti che consentivano alla squadra del Lecce di vincere la partita per due a zero, grazie al comportamento in campo del Masiello che, tra l'altro, proprio al fine di assicurare la buona riuscita dell'accordo, in occasione del 2° goal deviava volontariamente il pallone nella propria rete”.

 

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