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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Japigia / Via Caduti del 28 Luglio 1943

Campo di via Caduti, Irma Melini: “E’ di proprietà privata”

Il capogruppo dell'opposizione a Madonnella: "Il Comune non può fare nulla su un terreno che è stato restituito al privato: quel campo è stato abbandonato al suo destino"

Ore e ore di ricerca alle prese con documenti, atti catastali e letture di sentenze. Alla fine la matassa è stata sbrogliata: il terreno in via Caduti del 28 luglio 1943 è di proprietà privata. A riferirlo è Irma Melini, capogruppo dell’opposizione nella circoscrizione Madonnella, che ha voluto studiare di persona le carte per appurare la proprietà del terreno che sorge davanti alla chiesa di ‘San Sabino’.  “Si vendono progetti come se niente fosse, quando quel campo è di un privato”, afferma Melini. “A seguito della sentenza della Corte di Strasburgo per i diritti dell’Uomo sul caso Punta Perotti, il terreno è stato restituito ‘in integrum’ ai legittimi proprietari: quel campo per anni è stato gestito dal Comune ma di fatto è abbandonato al suo destino: una vera e propria terra di nessuno”, continua Melini.

Laddove  la tesi della Melini dovesse essere confermata, il progetto di riqualificazione del campo rischia di conoscere uno stop quasi definitivo. Solo una settimana fa, l’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro, annunciava ai nostri microfoni la ferma intenzione del Comune di trasformare quella landa di terra in un campo da calcio in erba sintetica, con illuminazione e recinzione. Il presidente della circoscrizione Nichi Muciaccia era pronto a destinare 90mila euro (quota annuale trasferita dai Comuni alle circoscrizioni) a supporto di un ulteriore progetto di riqualificazione del campo. “Stiamo studiando attentamente i carteggi per comprendere l’effettività proprietà di quel terreno – afferma Muciaccia – Prima di esprimermi in modo ufficiale voglio concludere tutte le procedure di valutazione”.

Sul quel terreno pendono molte delle rimostranze formulate dai cittadini. In primis quelle del parroco di San Sabino, don Angelo Cassano, che da mesi lamenta “il totale abbandono di tutta la zona sud del quartiere da parte della politica locale”. L’impressione è che siamo solo alla prima puntata di una vera e propria querelle politico-amministrativa a tutto discapito cittadini.
 

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