Rivolta Cara: la difesa chiederà la revoca del carcere
Dopo la rivolta di quindici giorni fa a cui ha fatto seguito l'arresto per 28 rivoltosi del centro di accoglienza di Bari-Palese, la Difesa chiederà l'attenuazione della misura cautelare per 15 dei fermati
A due settimane dai tumulti scoppiati il primo agosto per via delle proteste degli immigrati del Centro Accoglienza e Rifugiati e Richiedenti Asilo di Bari-Palese, la Difesa fa sapere che chiederà l'attenuazione della misura cautelare per 15 dei 28 arrestati in seguito agli scontri. Secondo Marco Grattaliano, legale a cui è stata affidata la difesa degli extracomunitari, la posizione degli immigrati asiatici e di quelli ivoriani, infatti, sarebbe stata marginale nel corso della guerriglia. Per la Difesa, la reiterazione dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, uso di armi improprie (spranghe di ferro e sassi), minacce, interruzione di pubblico servizio per il blocco della statale 16, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata, lesioni personali aggravate, danneggiamento di auto e mezzi pubblici, furto e blocco ferroviario, non sussiterebbe per oltre la metà degli immigrati arrestati. Grattagliano, quindi, chiederà la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella dell'obbligo di dimora nel Cara
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