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Cronaca

Tre nuove 'case dell'acqua' in città, l'attesa dura da oltre un anno

Le strutture del San Paolo, Libertà e di Bari Vecchia sarebbero dovute aprire già nei mesi scorsi. Alla base dei ritardi, afferma AqP, vi sarebbe la richiesta di rescissione del contratto da parte dell'azienda vincitrice del bando

Dovevano essere attivate entro maggio ma, per il momento, restano 'a secco' i rubinetti delle tre nuove case dell'acqua da inaugurare in altrettanti quartieri della città, sulla scorta del successo di quella di Japigia, dove, giornalmente centinaia di residenti riempiono fardelli di bottiglie di naturale e frizzante, pagando solo una somma irrisoria (alcuni centesimi al litro) per quella con le bollicine. Tre strutture realizzate, come quella di via Aquilino, con la stretta collaborazione dell'Acquedotto Pugliese: le nuove 'fontanelle 2.0' sono previste su via Ricchioni al San Paolo, al Redentore nel quartiere Libertà e al Palazzo Comunale Sviluppo Economico, a ridosso del Borgo Antico. Si tratta di opere fortemente attese dai cittadini, perché cambiano in piccolo, ma concretamente e positivamente, le abitudini quotidiane, consentendo di risparmiare soldi evitando di acquistare le bottiglie dal supermercato, riducendo anche la produzione giornaliera di plastica. In particolare, il costo previsto sarà di 2 centesimi al litro per la 'naturale refrigerata' e di 5 per quella 'gassata'.

Dalla convenzione tra Palazzo di Città e Acquedotto, è passato più di un anno, essendo stata firmata ad aprile 2016. Al momento la situazione è in stallo poiché, afferma AqP, la ditta vincitrice della gara d'appalto ha chiesto la rescissione del contratto, bloccando di fatto l'iter. L'Ente, ultimato questo passaggio, provvederà allo scorrimento della graduatoria per nominare la ditta che sarà la nuova aggiudicataria del bando. Da Palazzo di Città si attendono novità per proseguire su un percorso già tracciato: "Avevamo già fatto - spiega l'assessore comunale ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso - dei sopralluoghi, a gennaio, ad esempio, alla futura 'casa dell'acqua' del San Paolo, dove è situata la sede del Municipio III. Allo stesso modo avevamo anche perfezionato il comodato d'uso per la struttura del Redentore. Ci auguriamo che tutto possa risolversi al più presto. Ad esempio, per Japigia siamo stati costretti ad andare in regime di proroga poiché il contratto scadeva a inizio 2017". Per fortuna, il servizio non ha subito stop e in via Aquilino i residenti continuano, senza sosta a mettersi in coda aspettando il loro turno per utilizzare la 'casa'.

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