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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Poggiofranco

Centri ludici per la prima infanzia, da febbraio il nuovo servizio a Poggiofranco e Libertà

L'annuncio dell'assessore al Welfare Francesca Bottalico. I centri saranno ubicati rispettivamente nel parco Don Tonino Bello e nei locali della scuola Melo. Il servizio è rivolto ai bimbi tra i 3 e i 36 mesi che non frequentino i nidi comunali

Due 'centri ludici per la prima infanzia' nei quartieri Poggiofranco e Libertà. Ad ospitare il nuovo servizio, che verrà attivato dal Comune a partire da febbraio, saranno rispettivamente l'ex ludoteca del parco Don Tonino Bello, e i locali della scuola Melo.

I lavori di riqualificazione dell'edificio all'interno del parchetto di Poggiofranco sono cominciati la scorsa settimana. Si tratta di interventi di manutenzione e ripristino delle parti danneggiate dai recenti atti vandalici. In particolare, è previsto il rifacimento dei bagni e degli accessi al centro e la sostituzione delle vetrate di alcune finestre e porte-finestre, su cui saranno installate delle protezioni metalliche. Al termine del cantiere, previsto entro metà del mese prossimo, il centro avrà a disposizione due sezioni, una per i bimbi dai 3 a 12 mesi e l'altra per quelli dai 12 ai 36 mesi, una sala comune che verrà utilizzata per le attività in programma, un locale per la preparazione del materiale didattico e i colloqui con i genitori, una sala atelier destinata al laboratorio permanente di pittura per la realizzazione di esperienze artistico-creative condivise, i bagni e una stanza che fungerà da deposito.

Sono invece stati completati gli interventi manutentivi nei locali della scuola Melo, a Libertà, dove sorgerà il secondo centro. Gli spazi interni sono stati suddivisi in modo tale da ottenere tre sezioni per i bimbi dai 3 ai 12 mesi, dai 12 ai 24 e dai 24 ai 36 mesi, un sala comune per le diverse attività, un locale per la preparazione del materiale didattico e i colloqui con i genitori, i bagni, uno spogliatoio e un locale deposito.

Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione ammonta a circa 75mila euro. Il servizio, che sarà gestito dalle cooperative sociali Progetto Città e GEA, vincitrici del relativo avviso pubblico, inizierà entro il prossimo mese di febbraio. Il servizio, gratuito, è destinato ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, nonché ai bambini diversamente abili della stessa fascia d’età, che non frequentino i nidi comunali, e a chi ha in carico la loro crescita e formazione (genitori, parenti o altro), purché residenti nel Comune di Bari. Nei centri i bambini potranno sperimentare momenti di socializzazione, gioco e apprendimento, mentre agli adulti che se ne prendono cura il servizio consente di conciliare i tempi di vita-lavoro e avere un punto di riferimento qualificato al quale rivolgersi per il sostegno genitoriale e le esigenze educative. Ciascuna struttura accoglierà fino a un massimo di 50 bambini, quattro dei quali diversamente abili, nei due turni giornalieri (ore 8.30/13.30 e 14.30/19.00). I centri saranno aperti dal lunedì al venerdì, nelle due fasce orarie indicate, e nella giornata del sabato dalle ore 8.30 alle 13.30.

“È stata già nominata la commissione che sta procedendo alla predisposizione della graduatoria degli aventi diritto - dichiara l'assessore al Welfare Francesca Bottalico -. Abbiamo lavorato in fretta per garantire un servizio assolutamente innovativo a sostegno della prima infanzia, della prevenzione della devianza e dell'educazione alla legalità. A febbraio inaugureremo i primi due centri ludici comunali per la prima infanzia che permetteranno di creare luoghi intergenerazionali di formazione e di crescita. Sorgeranno in un quartiere ad alta densità di popolazione come il Libertà, che necessita di strutture dedicate ai bimbi e alle loro famiglie, e in spazi oggetto di ripetuti atti vandalici, come il parco don Tonino Bello a Poggiofranco. Abbiamo voluto recuperare questi luoghi pubblici e ripartire da qui per offrire occasioni di coesione sociale e di confronto, per potenziare le azioni formative, proprio a partire dalla tenera età, e per fornire ai genitori ulteriori strumenti che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
 

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