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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Girolamo - Fesca

Mille firme per scongiurare la chiusura dell'Abc, il timore dei residenti: "Non cancellare contenitore storico"

La petizione online ha già raccolto numerose adesioni in pochi giorni. Gli abitanti del quartiere: "Il cinema è un riferimento importante anche per le attività del territorio"

Oltre mille firme in due giorni per scongiurare la chiusura del cinema Abc di San Cataldo. E' il primo effetto della petizione online lanciata dalla locale associazione di residenti dopo l'annuncio, via Facebook, qualche giorno fa, da parte della storica sala cinematografica, di sospendere le attività dal 12 aprile, senza indicare però un'eventuale riapertura o addio definitivo all'attività. In attesa di capire di più, gli abitanti del quartiere manifestano il disappunto per il rischio di perdere un punto di riferimento culturale importante, anche per l'indotto di San Cataldo.

"La chiusura sarebbe un dramma per il quartiere"

"Siamo dispiaciuti - spiega Terry Marinuzzi, presidente dell'associazione 'Genitori Marconi' e componente di 'Res San Cataldo' - perchè abbiamo saputo della chiusura tramite Facebook. In un certo senso siamo rimasti attoniti anche perchè sarebbe stato bello discuterne insieme, all'interno della comunità. L'Abc ha portato nel quartiere gente da fuori, anche grazie al circuito d'autore, persone motivate a intraprendere un percorso culturale". Due anni fa l'Abc, però, è uscito da questo circuito sostenuto dalla Regione Puglia. Il timore più grande dei residenti è che a una chiusura definitiva possa seguire l'abbattimento della struttura per realizzare palazzine, come avvenuto, in altre zone della città, a tre cinema storici come l'Armenise, l'Ambasciatori e l'Odeon: "Il quartiere - aggiunge Marinuzzi - negli ultimi anni è stato interessato da costruzioni e nuovi cantieri che, a fronte di palazzi, non hanno prodotto servizi ulteriori. La nostra paura è che venga chiuso un contenitore storico e di qualità. Per noi non sarebbe una perdita ma una vera e propria tragedia".

"Un cinema di comunità"

Gli abitanti spiegano che negli ultimi tempi "c'è stato un contenimento sempre maggiore dell'offerta. Vi era - afferma Marinuzzi - una programmazione senza una precisa offerta culturale. Da parte nostra, anche come rappresentanti dei genitori del quartiere, avevamo chiesto di realizzare iniziative, ad esempio sul cinema d'animazione di qualità. Non abbiamo trovato disponibilità completa a collaborare anche con la Rete civica urbana". L'auspicio, da parte, dei residenti, è quello di rilanciare l'attività dell'Abc o in alternativa non abbattere la struttura. L'idea parte proprio dai genitori del rione: "La sfida - dice Marinuzzi - è quella di creare un cinema di comunità. Sarebbe davvero brutto perdere un punto di aggregazione così importante".

'La Giusta Causa' propone società per rilevare la gestione

Intanto, il presidente del movimento 'La Giusta Causa', l'avvocato Michele Laforgia, ha scritto una mail al presidente pugliese dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS) e dell'Associazione Nazionale degli Esercenti  Cinematografici (ANEC), Giulio Dilonardo, che gestisce il Cinema Abc di  Bari, in cui viene formalizzata la disponibilità dell'associazione a promuovere "la costituzione di una società che rilevi la gestione e rilanci il cinema Abc come sala per il cinema di qualità  d'autore senza ulteriori oneri straordinari per gli enti pubblici  locali, con un progetto che coinvolga il pubblico e tutti coloro i quali  si stanno offrendo per evitare la chiusura dello storico esercizio cinematografico. La lettera è stata inviata per conoscenza al governatore Michele Emiliano, all'assessore regionale Loredana Capone, al sindaco Antonio Decaro e all'assessore comunale Silvio Maselli. Questa sera, un confronto nella sede del movimento, in corso Vittorio Emanuele, servirà a fare il punto sul piano di rilancio e gestione dello storico cinema.
 

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