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Cronaca

Mafia, blitz dei carabinieri: decine di arresti nel clan Di Cosola

Sessanta le persone finite in manette. Gli investigatori hanno ricostruito anni di egemonia del clan e le sue attività illecite: dall'imposizione dell'acquisto del cemento a ditte locali, al pizzo sulle slot machine e al mercato della droga

Sono sessanta le persone finite in manette nell'ambito del blitz dei carabinieri contro il clan Di Cosola scattato questa notte. Un colpo mortale, assestato al potente clan mafioso, egemone in alcuni quartieri baresi e in alcuni Comuni alle porte di Bari.

Gli investigatori hanno ricostruito anni di egemonia e di dominio in settori vitali dell’economia, primo fra tutti il settore edile locale, dove per la prima volta, viene registrata l’imposizione tipicamente mafiosa dell’acquisto del cemento, di bassa qualità, fornito da una ditta alle porte di Bari, sottoposta a sequestro nell’ambito dell’operazione e il cui titolare risulta tra gli arrestati per associazione mafiosa.

Sotto il controllo del clan anche il redditizio mercato delle slot machine e dei video poker, 100 euro mensili per ogni macchinetta che, moltiplicati per i numerosi locali taglieggiati, facevano migliaia di euro al mese per ogni comune della provincia nel quale il clan imperava. Arrestate anche le donne del clan, tra cui la moglie del boss, Antonio Di Cosola, che si occupavano della contabilità.

VIDEO: GLI EPISODI DOCUMENTATI DAI CARABINIERI DURANTE LE INDAGINI E IL BLITZ

Colpito anche il tesoro della holding mafiosa con il sequestro di beni per milioni di euro, tra cui: 23 immobili, 19 terreni, 80 conti correnti, 2 cassette di sicurezza, 15 autoveicoli e 4 società.

 Sullo sfondo anche il consolidato controllo del mercato della droga da parte della parallela associazione finalizzata al traffico di stupefacenti: 250 gli episodi di spaccio documentati nel corso dell’indagine.

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