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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fecero investire e uccidere il parente per intascare l'assicurazione: condannati a 30 anni di carcere

Per i fatti avvenuti nel 2016 il gup del Tribunale ha dichiarato colpevoli Anna Masciopinto, suocera della vittima, il fratello della Masciopinto, Vito D’Addabbo, che guidava l’auto che uccise il 24enne, e il pregiudicato Rocco Michele Caringella

Avrebbero architettato la morte di un familiare, il 24enne Girolamo Perrone, facendolo investire da un'auto per ottenere il risarcimento dell'assicurazione. Per l'accusa di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa, il gup del tribunale di Bari ha condannato a 30 anni di reclusione Anna Masciopinto, suocera della vittima, il fratello della Masciopinto, Vito D’Addabbo, che guidava l’auto che uccise il 24enne, e il pregiudicato Rocco Michele Caringella. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato per i tre imputati arrestati a gennaio del 2018 e tuttora detenuti.

Le indagini dei Carabinieri partirono dopo l’incidente stradale, avvenuto sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge il 5 ottobre 2016. I militari trovarono sul posto D’Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile del sinistro, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva improvvisamente attraversato la strada. Perrone morì dopo alcuni giorni a causa delle gravi ferite riportate. I successivi accertamenti, che si avvalsero anche di intercettazioni telefoniche e ambientali e delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire la vicenda. Ad organizzare il finto incidente sarebbe stato Caringella, con precedenti specifici per truffe, insieme con la donna.

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