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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Girolamo - Fesca / Lungomare IX Maggio

Maltempo sferza il lungomare di San Girolamo: "Battigia arretrata di qualche metro"

A fare la conta dei danni è stato l'assessore Galasso, che oggi ha effettuato un sopralluogo in zona. "Ora bisogna rivedere quel tratto di scogliera" spiega

Nessun particolare danno, se non l'arretramento di qualche metro di una parte del lungomare. È il risultato delle mareggiate che si sono abbattute sulla battigia a San Girolamo, a Bari, danneggiata per il maltempo che si è abbattuto in città negli ultimi giorni. A fare la conta dei danni è stato l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, che in mattinata ha effettuato un sopralluogo in zona. "La situazione non è così negativa - ha spiegato -. Per un tratto di poco meno di 100 metri, cioè quello in corrispondenza del varco più ampio tra le scogliere frangiflutti sommerse, si è verificata la solita erosione del ghiaino che ha rimesso a nudo la massicciata sottostante, che comunque non appare danneggiata. La novità positiva è che il mare sta depositando sul litorale molta sabbia, il che significa che con il passare del tempo aumenterà sempre più". 

Ora il Comune vorrebbe rivedere, attraverso uno studio meteomarino dettagliato, quel tratto di scogliera che oggi costituisce un fronte aperto durante le mareggiate e dal quale passano con forza le onde, infrangendosi sulla spiaggia. L'operazione comporterà il restringimento del varco esistente, in modo tale da continuare a garantire il ricambio delle acque nello specchio antistante, assicurando però una maggiore protezione della costa. "Sono essenzialmente due le possibilità: far emergere la parte centrale dei frangiflutti dal mare o allungare le due scogliere laterali al fine di ridurre il raggio di circolazione delle acque. Ad ogni modo, l’arrivo della sabbia trasportata dal mare ci fa ben sperare perché, modificando leggermente l’assetto dei frangiflutti, difficilmente il litorale continuerà ad essere eroso" aggiunge Galasso. Un altro aspetto da segnalare, come ricorda Galasso, comune a molti tratti costieri come ad esempio Torre Quetta, è che in questi casi la sabbia e la ghiaia si accumulano soprattutto nella parte posteriore, il che significa che in primavera ci sarà bisogno del consueto intervento di manutenzione per rimettere le cose al loro posto. "Pertanto, quei cumuli verranno spianati per colmare le parti erose, ripristinando condizioni ottimali di fruizione della spiaggia anche in corrispondenza di quel piccolo tratta di circa 100 metri, rispetto al 1,7 km di waterfront complessivo, sistematicamente interessato dal dilavamento" conclude.

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