Medicina, è corsa contro il tempo per evitare il taglio dei corsi
Ieri si è tenuta la plenaria del Consiglio scuola per gestire la mancanza di professori. Martina Tarantini, rappresentante di 'Up' in Senato accademico: "Offerta formativa a maggio"
Tutto rimandato a maggio, nella speranza di avere abbastanza personale docente. Proseguono i colloqui con gli studenti nel dell'Università di Bari per trovare una soluzione alla mancanza di professori nel dipartimento di Medicina e chirurgia, che potrebbe risultare in un taglio di almeno 30 posti a disposizione degli studenti per le iscrizioni e di cinque corsi.
Ieri, dalle 18 alle 20, alla plenaria del Consiglio scuola ha partecipato anche il rettore dell'Università Antonio Uricchio e il direttore generale del Policlinico Vitangelo Dattoli, che hanno deciso di prendere tempo per provare a cercare le risorse necessarie ad evitare la riduzione dei posti. Insomma, l'impegno da parte dell'amministrazione università c'è, ma questo, come conferma il rappresentante studentesco nel Senato accademico di 'Up-Universitá protagonista' Martina Tarantini, "Di fatto non si traduce nell'attivazione di nuovi corsi".
Tra due mesi, quindi, verrà formalizzata l'offerta formativa e si scoprirà se il taglio dei corsi sarà effettivo oppure no. "Non possiamo permettere che alcuni corsi - prosegue la rappresentante degli studenti - che esistono solo a Bari e in pochi altri Atenei al nord vengano chiusi".
Proprio per mantenere alta la qualità dei corsi è stato presentato da Up in Consiglio un documento con alcuni parametri per la valutazione degli insegnamenti. "Così contiamo di assicurare un percorso universitario quanto più lineare possibile", conclude Tarantini. Proposta approvata all'unanimità dal Consiglio.