Edilizia scolastica, Bari in coda alla classifica di Legambiente
I dati del rapporto Ecosistema scuola 2013 redatto da Legambiente, che annualmente valuta sicurezza degli edifici e qualità dei servizi scolastici: nella classifica generale, Bari si piazza al 73° posto su 86 città
Dati positivi per la qualità di alcuni servizi - come lo scuolabus - e la presenza di buone pratiche - come il ricorso alla raccolta differenziata. Male invece i dati relativi alla manutenzione degli edifici e alla loro accessibilità. Luci e ombre della situazione della scuola in Puglia, fotografate dal dossier Ecosistema Scuola 2013 di Legambiente, il dossier che annualmente valuta la qualità dell'edilizia scolastica e dei servizi offerti.
LA CLASSIFICA PUGLIESE - Per quanto riguarda la Puglia, sono tre i capoluoghi di provincia entrati nella classifica nazionale, composta da 86 città: Lecce - primo capoluogo del sud nella classifica nazionale, al 27° posto - e più in coda alla classifica, Bari al 73º posto e Foggia al 77º. Escluse invece le altre città pugliesi, che non hanno presentato i dati richiesti.
SICUREZZA DEGLI EDIFICI, C'E' MOLTO DA FARE - Sul fronte dell'edilizia scolastica, i dati fotografano una regione con edifici mediamente di recente costruzione - il 55,7% risulta edificato dopo il 1974, anno di entrata in vigore della normativa antisismica, contro il 38,7% della media nazionale. Nella nostra regione sono pari al 20,5% le scuole che necessitano di interventi di manutenzione urgenti, e solo il 17,8% degli edifici risulta in possesso del certificato di agibilità, a fronte del 61,2% della media nazionale; il 35,2% possiede il certificato di collaudo statico, contro il 52,4%, sotto la media anche gli edifici con impianti elettrici a norma con il 53,8%, contro l’83,4%. Ma anche il capitolo 'barriere architettoniche': sotto la media nazionale gli edifici con i requisiti di accessibilità con il 64,5%, mentre corrispondono al 2,2% quelli in cui sono previsti interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche. Superiori alla media invece i dati relativi alla certificazione igienico-sanitaria (83,6%) e di prevenzione incendi (53,9%).
SERVIZI, LUCI E OMBRE - Per quanto riguarda la qualità dei servizi la Puglia si distingue in positivo per alcuni dati, come ad esempio il servizio di scuolabus, garantito al 55,7% degli istituti, contro una media nazionale del 30%. Assolutamente carente invece il pedibus a disposizione dello 0,5% degli edifici, (6,9% la media nazionale), due punti sotto la media gli edifici con piste ciclabili nelle aree antistanti con il 10,8%. Se le scuole poste in ZTL sono il 5,4%, quasi un punto percentuale sopra la media, nessun edificio risulta all’interno di parchi urbani o in Zone 30.
Sotto la media i dati sulle mense scolastiche: pari al 40% la media di prodotti biologici nei pasti, nessuna mensa dispone di cucina interna, nel 46,6% viene distribuita acqua di rubinetto. Unico dato sopra la media ma certamente non positivo è quello relativo al 100% di mense che utilizzano piatti in carta o plastica usa e getta.
Positivi i dati della raccolta differenziata per quanto riguarda plastica, vetro, pile, carta, toner e cartucce per stampanti, differenziati nel 90,9% degli edifici, negativi quelli relativi ad alluminio e organico, fermi al 14,5% (dati relativi ai soli Comuni di Bari e Lecce, gli unici ad avre inviato i dati).
Nota negativa, infine, rispetto ai monitoraggi ambientali per verificare la presenza di amianto e di radon negli edifici scolastici, nei confronti dei quali si rileva una scarsa sensibilità: Lecce è l’unica città ad averli realizzati entrambi, Foggia dichiara di non avere realizzato il monitoraggio dell’amianto e non fornisce risposta sul radon, Bari non la fornisce per entrambe le fonti d’inquinamento ambientale.