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Cronaca

Verso l'ospedale unico del Nord barese? Emiliano: "Accorpamento idea valida"

Il governatore ha visitato le strutture di Molfetta, Terlizzi e Corato: "Stiamo azzerando il campanilismo. non sarà facile scegliere perché si tratta di ospedali con tradizione"

Il presidente della Giunta regionale pugliese, Michele Emiliano ha partecipato, questa mattina, a un sopralluogo negli ospedali di Molfetta, Terlizzi e Corato, in vista della decisione su dove costruire l’ospedale unico di primo livello dell’area del nord barese. Sembra sempre più vicina, infatti, la possibilità di accorpare le tre strutture in un'unica, più grande: "Ci siamo accorti - detto chiaramente - che abbiamo tre ospedali sostanzialmente sottoutilizzati - afferma il governatore - e questo non ce lo possiamo più permettere, è evidente.Quindi l’idea dell’accorpamento per quello che posso avere constatato con i miei occhi viene confermata come una idea valida. Quale dei tre diventerà l’ospedale di tutti, questo lo vedremo anche a seguito di un esame tecnico che verrà avviato tra pochissimi giorni”.

Emiliano ha aggiunto che “occorre istituire un gruppo di lavoro tecnico con gli uffici dell’assessorato alla sanità che valuterà anche le proposte che le direzioni sanitarie faranno. Vorrei lanciare una piccola sfida per immaginare in ciascun ospedale cosa si possa fare e quindi costruire l’organizzazione sanitaria di primo livello in modo partecipato e dal basso. E’ un esperimento che non è mai stato tentato perché si dice che questa materia sia ingovernabile democraticamente, invece qui stiamo avendo dei segnali opposti, grazie alla buona volontà del personale, dei dirigenti, dei medici".

"Stiamo avendo degli punti di riflessione molto utili - ha proseguito il governatore - e soprattutto si sta azzerando il campanilismo, nonostante le campagne elettorali in corso. Dobbiamo separare la politica locale dall’organizzazione sanitaria e non fare come finora quando per non scontentare nessuno, si è lasciato un pezzo da una parte e uno dall’altra, quando invece i pezzi dovevano restare nella stessa parte. Ad esempio, dove c'è  la medicina prenatale non c’è più la ginecologia e non nascono più i bambini. E’ un’assurdità che va in qualche maniera rimediata. Ora occorre un ospedale unico e me ne sto sempre più convincendo. Non sarà facile scegliere - ha concluso - perché sono tutti e tre ospedali importanti con una tradizione, fermo restando che gli altri non vengono chiusi ma vengono trasformati in presidi sanitari territoriali comunque molto importanti, ma la decisione verrà dal basso, anche dallo stesso personale sanitario che si rende conto delle difficoltà".
 

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