Estorsione mafiosa ad imprenditore per 251mila euro, quattro arresti
Queattro uomini pretendevano 251mila euro da un imprenditore, vantando un presunto credito di 40mila euro. Per ottenere i soldi erano ricorsi a continue minacce. Coinvolti due uomini vicini al clan Parisi
I carabinieri di Bari hanno portato in carcere tre persone e messo ai domiciliari un'altra ritenute responsabili di estorsione aggravata con metodologia mafiosa; in particolare due di loro erano vicini al clan "Parisi" che opera nel quartiere Japigia. I provvedimenti sono scattati al termine di un indagine che ha documentato come il titolare di una impresa di gestione di flussi logistici – ubicata in Roma, con sede operativa in Bari – fosse stato costretto a dare 251mila euro, a fronte di un presunto credito pregresso di 40mila euro vantato da una cooperativa di servizi barese che lavorava con l'azienda.
Erano ripetute e continue le pressioni, subite, all'inzio direttamente dal titolare delle ditta di servizi e dal suo principale collaboratore (finito ai domiciliari), e in un secondo momento da due soggetti vicini alla criminalità organizzata, a cui i primi due sono risultati legati. La vittima tra il luglio 2011 e maggio 2012 era stata più volte convocata in un luogo vicino all'Interporto di Bari, e costretta a dare agli aguzzini gran parte della somma richiesta, l'uomo che aveva consegnato parte della cifra su un assegno non trasferibile si era visto poi obbligato a chiedere contanti ad amici e parenti per far fronte alle richieste.