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Cronaca San Girolamo - Fesca

Estorsioni ai commercianti, blitz a San Girolamo: quattro arresti

Operazione di polizia e carabinieri all'alba: in manette quattro persone ritenute vicine al clan Lorusso

Quattro persone sono finite in manette questa mattina all'alba nel quartiere San Girolamo nel corso di un blitz della Squadra Mobile di Bari, coordinato dalla Dda e portato a termine con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia del San Paolo.

LE ACCUSE - Gli arrestati, ritenuti vicini al clan Lorusso, sono accusati di far parte di un gruppo criminale dedito alle estorsioni nei confronti dei commercianti della zona.  Le accuse nei loro confronti sono infatti di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e violenza privata.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

LE INDAGINI - Le indagini, concluse nel giro di breve tempo, sono state avviate in seguito alle denunce presentate da alcune vittime. La banda chiedeva tra i 500 e i 600 euro al mese di 'pizzo', ma all'occorrenza faceva la spesa senza pagare. A capo del gruppo, secondo gli investigatori, c'era Saverio Lorusso, scampato a episodi di sangue almeno un paio di volte di recente; Petrone, invece, è il figlio di Gaetano, l'autista dell'Amtab ucciso sempre a San Girolamo nel settembre 2012. "Un quartiere tormentato da fatti di sangue e da gruppi contrapposti in relazione a vecchie faide - ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Luigi Rinella - Una lotta che si combatte all'interno di un fazzoletto di territorio costata due vite: quella di Petrone e quella di Campanale".

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