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Cronaca Japigia / Via Caldarola

La Fibronit svanisce pezzo dopo pezzo, sbriciolato un altro capannone: "Avanti con i lavori"

La struttura C non c'è più: nei prossimi giorni verrà trasformata in calcestruzzo e quindi intombata. Decaro: "Nelle prossime settimane nuovo sopralluogo"

Un altro pezzo della vecchia Fibronit è stato demolito: sono state quasi ultimate le operazioni di abbattimento del Capannone C dell'ex fabbrica di amianto del quartiere Japigia di Bari, dove è in corso da diversi mesi la bonifica definitiva. Gli operai e i tecnici della ditta Teorema ha completato lo 'sbriciolamento' della seconda struttura, posta al confine con via Caldarola, separata solamente da una barriera new jersey. Negli ultimi due mesi, le maestranze avevano inglobato per intero la palazzina, compresi portineria e uffici: prima di procedere con le ruspe, era stata effettuata la 'prova dei fumi' per accertarsi che i doppi teli protettivi fossero adeguatamente sigillati, evitando così la dispersione delle fibre di amianto all'esterno.

Il Comitato CIttadino Fibronit: "Avanti con il parco"

Un intervento delicato poiché il capannone era praticamente a ridosso di numerosi palazzi: ora la struttura è ridotta in macerie. Queste saranno trasferite nell'area tecnica, quindi trattate e impastate con cemento e acqua, diventando così calcestruzzo da deporre per strati nella zona nord del sito Fibronit. Nelle prossime settimane, quando sarà ultimata anche questa operazione, verrà smontata la struttura di protezione dell'ormai ex capannone per poi essere rimontata avvolgendo un altro degli edifici rimasti. Il sindaco Antonio Decaro ha espresso soddisfazione per i lavori: “Sono passati due mesi dall’ultima visita sul cantiere della bonifica della Fibronit - ha affermato - che ci ha permesso di vedere l’area, un tempo occupata dal primo capannone e dal torrino, completamente libera. Quasi un appuntamento fisso fino al traguardo finale: ogni due mesi facciamo un passo in avanti, un capannone alla volta stiamo assistendo allo sgretolarsi di muri e storie che per troppo tempo hanno parlato di morte in questa città. Torneremo sul sito quando le macerie saranno state portate via e bonificate, in modo da liberare l’area dalla tensostruttura e guardare insieme via Caldarola libera”.

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