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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Murat / Corso Cavour

Studenti sul piede di guerra, cartelli e cori contro l'Eni davanti al Pitagora: "Fuori dalle scuole"

'FridaysForFuture' contro il gigante dell'energia durante un seminario formativo dei docenti sui temi dell’ecosostenibilità e del cambiamento climatico

Canti, chitarre e striscioni davanti alla scuola 'Pitagora', nel centro di Bari, dove, questo pomeriggio gli studenti di 'FridaysForFuture' hanno protestato contro il gigante dell'energia Eni durante un seminario formativo dei docenti tenuto dalla multinazionale sui temi dell’ecosostenibilità e del cambiamento climatico.

Alcune decine di ragazzi e ragazze del collettivo ambientalista hanno manifestato avanti all'ingresso dell'istituto scolastico: "L'Anp, associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, che riunisce i Presidi, ha firmato un protocollo con Eni: da settembre - spiegano - ì tutto noi studenti italiani dovremmo svolgere 33 ore annuali di educazione ambientale, inserita nel monte ore di educazione civica. In tale ambito è stata affidata all’Ente Nazionale Idrocarburi (ENI) la formazione del personale docente. È un evidente controsenso".

"Come può continua FrdaysForFuture - una multinazionale inquinante come l’ENI che fonda i suoi profitti sull’estrazione di petrolio e sulla costruzione di pozzi e oleodotti in più di 60 Paesi nel mondo, contribuendo quindi ad aggravare la crisi climatica in atto, insegnare qualcosa riguardo l’ecologia e il cambiamento climatico? È un evidente azione di greenwashing in affiancamento alla pubblicità martellante a cui ci stanno sottoponendo su stampa, televisione e web con la campagna "ENI + Luca (+ Silvia, + Chiara, ecc) è meglio di ENI" e così via. Noi non siamo disposti ad accettare questo accordo, questo assurdo matrimonio fra ENI e Scuola. Come hanno affermato tanti docenti italiani in una loro petizione contro questo accordo firmata anche da noi e che invitiamo tutti a sottoscrivere.Anche i docenti di Teachers For Future Italia hanno avviato una azione legale. La scienza ha parlato chiaro: i combustibili fossili devono rimanere sotto terra. Abbiamo bisogno di esempi di coerenza e impegno concreto. Il mondo scientifico può fornire validi contributi per la formazione dei docenti delle Scuole medie e superiori" concludono gli studenti.

 

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