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Cronaca

Furti di auto per rifornire il mercato illegale dei ricambi: due arresti

L'inchiesta partita da Matera ha portato all'arresto di due giovani di Bitonto: secondo i carabinieri, i furti sarebbero stati compiuti "su commissione" per destinare le parti di auto al mercato nero

Auto rubate "su commissione", per venire incontro alle richieste del mercato illegale dei pezzi di ricambio, e nascoste negli uliveti, in attesa di essere smontate.

In manette, con l'accusa di furto aggravato in concorso sono finiti due giovani di 25 e 26 anni, entrambi pregiudicati e residenti a Bitonto. Le indagini, partite da Matera e condotte dai carabinieri, hanno preso avvio da una serie di furti di auto commessi a partire dallo scorso mese di aprile in Basilicata e in Puglia.

In particolare i due, a partire da aprile avrebbero rubato, secondo l'accusa, almeno 14 auto di varia cilindrata a Matera e in almeno sei comuni pugliesi (Altamura, Binetto, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Mola di Bari e Giovinazzo).

Dieci auto, nascoste in zone di campagna, sono state recuperate dai Carabinieri e restituite ai proprietari. I due arrestati sono stati trovati in possesso di dispositivi che inibiscono i segnali degli antifurti satellitari e di una centralina decodificata per mettere in moto le auto dotate di tale tipo di apparecchiatura.

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