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Cronaca

Chiavi riprodotte grazie alle foto per svaligiare case a Bari e nella Bat: presa banda specializzata, 12 in manette

I colpi messi a segno sia nel capoluogo che in molti centri del Nord barese. Nove persone sono finite in carcere, 3 ai domiciliari. Eseguiti anche due obblighi di dimora

Utilizzavano chiavi clonate, riprodotte grazie ad alcune foto scattate da smartphone e con quelle entravano negli appartamenti per svaligiarli, chiudendo poi normalmente la porta. Così agivano i ladri 'fantasma', capaci di mettere a segno i colpi senza lasciare segni di effrazione. In dodici, tutti residenti tra Bari e Molfetta, sono stati arrestati questa mattina nell'ambito di un'operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Bari: su disposizione del gip del Tribunale di Trani, nove persone sono finite in carcere, altre tre agli arresti domiciliari. Eseguiti anche due obblighi di dimora. Le misure sono state emesse dal gip Maria Grazia Caserta per l'inchiesta coordinata dal magistrato tranese Marcello Catalano.

>>> I NOMI DEGLI ARRESTATI <<<

Secondo gli inquirenti, la vittima veniva 'studiata' per diversi giorni tra abitudini e orari. I ladri agivano proprio quando l'appartamento era incustodito.  Le indagini, partite da Trani, hanno portato ad individuare la banda composta prevalentemente da baresi e di ricostruire i ruoli di ciascun presunto componente della banda: c'era chi, con un escamotage, avvicinava la vittima per strada con l'obiettivo di procurarsi la foto della chiave da clonare; la copia veniva quindi eseguita dal titolare - anch'egli ritenuto parte della banda - di un negozio specializzato con sede a Bari. Ancora, altri si sarebbero occupati di compiere materialmente il furto, il cui bottino veniva poi a stretto giro ceduto al “ricettatore” del sodalizio che pagava in contanti, effettuando lo scambio a bordo di un’autovettura.

>>> VIDEO | I MOVIMENTI DELLA BANDA RICOSTRUITI DALLE TELECAMERE <<<

Le indagini, durate da ottobre 2018 a gennaio 2019, avrebbero consentito di accertare, al momento, responsabilità in capo all’associazione di 8 furti consumati nei Comuni di Bari, Taranto, Molfetta e Bisceglie (BT), nonché la pianificazione di numerosissimi altri obiettivi per cui i sodali hanno desistito grazie a mirate azioni di “disturbo” dei militari che stavano conducendo le indagini.

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